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Premier Cina, no a contraffazione, non è ricetta

Chiesto ad aziende cinesi rispettare regole Wto e accordi

Il premier cinese Li Keqiang con il presidente Donald Tusk

Redazione Ansa

BRUXELLES - Appello anticontraffazione del premier Li Keqjang che nel discorso sul Business Forum del vertice Ue-Cina ha illustrato una Cina paladina del commercio equo e libero, affermando che "sia la Cina sia la Ue sostengono che per rendere libero il commercio, esso deve essere equo", sottolineando: "In altre parole, contraffare o vendere prodotti fasulli non sarà una ricetta di lungo termine". Ed in un altro passaggio ha aggiunto che il governo ha chiesto "alle impresse cinesi di rispettare le regole Wto e ogni accordo che hanno firmato" specificando che "non incoraggiamo scorciatoie che aggirano le regole o portano ad atti fraudolenti". "Dobbiamo lavorare insieme per limitare questi atti per rendere il mercato leale" ha aggiunto Li.

 

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