(ANSA) - BRUXELLES, 29 MAG - "La ripresa sta diventando
sempre più solida e continua ad ampliarsi", la "disoccupazione è
scesa al livello più basso dal 2009", la fiducia di consumatori
e imprese è salita. Ma "le pressioni sull'inflazione" e quelle
domestiche dagli stipendi, sono ancora "insufficienti a
sostenere una duratura convergenza sull'inflazione verso
l'obiettivo di medio termine" e quindi "abbiamo ancora bisogno
di condizioni del credito molto accomodanti": lo ha detto il
presidente della Bce Mario Draghi parlando al Parlamento Ue.
In un'audizione pubblica davanti agli eurodeputati il numero uno
della Banca centrale europea si è anche detto "fermamente
convinto che una quantità straordinaria di supporto alla
politica monetaria è ancora necessaria per riassorbire l'attuale
livello di risorse non utilizzate e perché l'inflazione rientri
e si stabilizzi in modo duraturo intorno al 2% nel medio
termine".
"Le prospettive economiche della zona euro stanno migliorando -
ha detto ancora Draghi - e i rischi al ribasso sono moderati, ma
questi segni positivi non devono distrarre dalla necessità di un
crescita economica strutturale più ferma e ed elevata". Per
Draghi "serve una maggior produttività", che a sua volta ha
bisogno di innovazione, per questo le riforme strutturali "sono
essenziali".
"E' chiaro - ha sottolinato ancora - che mentre l'inflazione
converge verso il nostro obiettivo e la convergenza diventa
autosufficiente, i Paesi con alto debito e poca crescita
affronteranno un conto degli interessi più alto. Servono quindi
politiche di bilancio ma soprattutto politiche che aumentino la
crescita".(ANSA).
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Draghi: ripresa più forte ma il target inflazione è lontano
'Il sostegno della politica monetaria è ancora necessario'