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Brexit: Tajani, se Gb cambiasse idea sarebbe benvenuta

Ma stare dentro o fuori dall'Ue non può essere stessa cosa

Antonio Tajani

Redazione Ansa

BRUXELLES - Se Londra dovesse cambiare idea e chiedere di restare nella Ue "sarebbe benvenuta". Questa la posizione espressa dal presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, rispondendo a chi gli chiedeva un commento sul sondaggio che ieri ha indicato la possibilità di un ripensamento dei sudditi di sua maestà. Alla vigilia del vertice straordinario che sancirà l'avvio del negoziato per l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue, il presidente del Parlamento Ue ha ricordato che "prima bisognerà raggiungere un accordo complessivo" con Londra sulla Brexit, "poi si potrà discutere del futuro. Essere membro dell'Unione non può essere la stessa cosa di non esserlo".

 

Domani Tajani illustrerà ai capi di Stato e di governo dei 27 la posizione del Pe. "La nostra priorità è la tutela dei diritti dei cittadini Ue, circa tre milioni, residenti in Gran Bretagna. In mancanza di adeguate tutele, il Parlamento non voterà l'intesa". Nella trattativa "serve l'unità" delle istituzioni e dei Paesi membri, ha poi aggiunto esprimendo "pieno sostegno" al 'negoziatore unico' Michel Barnier. Tajani ha quindi ricordato che il ricorso all'articolo 50 del Trattato - quello che apre il negoziato per l'uscita dall'Ue - è un atto unilaterale, mentre un eventuale ripensamento di Londra dovrebbe essere approvato dall'unanimità dei Paesi dell'Unione. "Ma credo che sarebbero tutti d'accordo", ha concluso Tajani.

 

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