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Pe vota per controlli più severi su armi da fuoco e licenze

Stretta su armi disattivate, come quelle usate al Bataclan

Redazione Ansa

STRASBURGO - Controlli più severi sulle armi a salve e su quelle non adeguatamente disattivate, come quelle usate al Bataclan, e obbligo per gli Stati membri dell'Ue ad avere un sistema di monitoraggio adeguato per il rilascio o il rinnovo delle licenze. Sono tra i punti principali dell'aggiornamento alla direttiva sulle armi da fuoco del 1991, approvato oggi dalla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. Previsti anche controlli più stringenti su alcune armi semi-automatiche. Rimosse le parti più restrittive per cacciatori e sportivi. Il testo ha ricevuto 491 voti a favore, 178 contrari e 28 astensioni.

 

La revisione della direttiva era stata proposta dalla Commissione europea il 18 novembre 2015, pochi giorni dopo la seconda strage di Parigi. A dicembre era stato raggiunto un compromesso tra Parlamento e Consiglio, apparso al ribasso, soprattutto perché era stata stralciata la proposta di vietare in maniera totale armi semiautomatiche come kalashnikov e fucili d'assalto, e quella di vietare i caricatori con capacità superiore a 10 colpi. Il testo votato oggi, per entrare in vigore, dovrà ora ricevere l'approvazione formale del Consiglio.

 

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