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Scuola: De Filippo, ruolo chiave in integrazione e crescita Ue

Riforme per sviluppo in raccomandazioni Ue, Buona scuola esempio

Scuola: De Filippo, ruolo chiave in integrazione e crescita Ue

Redazione Ansa

BRUXELLES - "L'istruzione deve essere un luogo aperto, non deve produrre marginalizzazione ma al contrario deve essere capace di produrre integrazione in termini culturali, sociali e di etnie", per questo "la scuola è una fase importante perché questa integrazione si possa realizzare in maniera più efficace, più pacifica e più effettiva rispetto a quelle rotture che invece rileviamo ancora nella società". Lo ha sottolineato il sottosegretario all'istruzione Vito De Filippo, riprendendo uno dei temi contrali del Consiglio Ue in cui i 28 hanno concordato su questo approccio a livello europeo, che rientra ora nel ciclo del semestre europeo 2017 su conti e crescita e anche nelle rispettive raccomandazioni ai Paesi.

 

"L'Europa è un continente che può svolgere una grande funzione di apertura come dice l'Italia da sempre", ha aggiunto, "i ministri presenti erano adeguatamente sensibili a questo tema". Proprio per questo "c'è una presa di coscienza importante da parte dei ministri dell'istruzione su quale ruolo questa e le riforme nel settore possono avere nella più generale dinamica dello sviluppo economico", ha sottolineato il sottosegretario, che ha portato a esempio coi colleghi europei la Buona scuola.

 

"Il caso italiano è stato notato", ha aggiunto, " e mi è parso di capire che in un po' tutti i Paesi europei c'è questa dinamica evolutiva delle riforme dell'istruzione". "Migliorare i nostri sistemi educativi e di formazione è critico non solo perché può generare benefici economici e ridurre la disoccupazione, ma anche perché promuove la mobilità sociale e resta uno dei migliori modi per evitare l'esclusione sociale", ha ricordato il ministro maltese di educazione e lavoro Evarist Bartolo, il cui paese detiene la presidenza di turno dell'Ue e che sta lavorando sul dossier.

 

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