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Avvocato Ue, esenzioni a Chiesa spagnola non sono aiuto Stato

Ma solo se attività scuole non hanno carattere commerciale

Un'udienza della Corte di giustizia © Corte di giustizia Ue

Redazione Ansa

BRUXELLES  - Le esenzioni fiscali a favore delle scuole gestite dalla Chiesa cattolica in Spagna non costituiscono un aiuto di stato illegittimo, ma solo se le attività educative svolte non hanno carattere commerciale. Sono le conclusioni a cui è giunto l'avvocato generale della Corte Ue Juliane Kokott sul caso di una scuola religiosa vicino Madrid, che ha chiesto il rimborso di un'imposta locale che ha dovuto versare per lavori realizzati nell'edificio scolastico. Questo è utilizzato prevalentemente per l'istruzione obbligatoria, ma anche per corsi facoltativi finanziati con rette scolastiche.

 

L'avvocato generale ha concluso che un'esenzione fiscale come quella in vigore in Spagna in base ad accordi precedenti l'ingresso del Paese nell'Ue "non viola il divieto di aiuti di Stato sancito dal diritto dell'Unione, qualora riguardi un edificio scolastico utilizzato dalla Chiesa cattolica per la prestazione di servizi di istruzione nel contesto del suo compito sociale, culturale e educativo". Al contrario, "costituirà un aiuto di Stato vietato ove l'edificio in questione sia utilizzato a fini prettamente commerciali". Quindi solo se i corsi a pagamento costituissero meno del 10% del totale e avessero pertanto "carattere assolutamente secondario" potrebbe ritenersi che, nel complesso, si tratti di un'attività priva di carattere economico.

 

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