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Controllo armi: accordo a ribasso Pe-Consiglio,ok Commissione

Non passa divieto assoluto su kalashnikov e fucili d'assalto

Controllo armi: accordo a ribasso Pe-Consiglio,ok Commissione

Redazione Ansa

BRUXELLES - Dopo un anno di trattative, Parlamento europeo e Consiglio hanno trovato un accordo di compromesso sulla direttiva per il controllo delle armi da fuoco nella Ue che era stata proposta dalla Commissione europea il 18 novembre 2015, pochi giorni dopo la seconda strage di Parigi, per rendere più difficile l'acquisto di armi ad alta capacità. Il compromesso è stato accettato dall'esecutivo europeo, ma appare al ribasso soprattutto per il fatto che non è passata la proposta di divieto assoluto delle armi semiautomatiche del tipo Ak47 (noto come kalashnikov) o Ar15 (fucile d'assalto) e di vietare anche ogni caricatore con capacità superiore a 10 colpi.

 

In una nota il presidente Jean Claude Juncker ha dichiarato: "Abbiamo lottato duramente per un ambizioso accordo che riducesse il rischio di sparatorie nelle scuole o nei campeggi estivi e di attacchi terroristici con armi detenute legalmente. Naturalmente ci sarebbe piaciuto andare oltre, ma ho fiducia che l'accordo attuale rappresenti una pietra miliare nel controllo delle armi nella Ue".

 

Nell'accordo è comunque previsto il divieto di vendita delle armi automatiche o semiautomatiche lunghe con caricatori che contengono più di 10 colpi e delle armi corte con caricatori oltre i 20 colpi. Viene stabilito un sistema di scambio di informazioni tra gli stati membri, vengono imposti controlli anche sulle armi da teatro che possono essere ritrasformate in armi da fuoco e dovrà essere dichiarato ed autorizzato il possesso di armi non attive anche per musei e collezionisti. Sono imposte regole più stringenti per la marcatura delle armi allo scopo di migliorarne la tracciabilità. Infine verranno resi obbligatori test medici per il possesso di armi e saranno definite condizioni più severe per l'acquisto di armi e munizioni in rete.

 

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