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Parlamento Ue approva la riforma del mercato ferroviario

Possibilità di nuovi servizi competitivi per i passeggeri

Parlamento Ue approva la riforma del mercato ferroviario

Redazione Ansa

STRASBURGO - Stimolare gli investimenti e lo sviluppo di nuovi servizi commerciali su rotaia. E' lo spirito della riforma del cosiddetto 'quarto pacchetto ferroviario' varata oggi in maniera definitiva dal Parlamento europeo. Nuove norme che promettono di avere un impatto significativo sia per le imprese sia per la vita dei cittadini europei. Tra le altre cose, ogni compagnia ferroviaria potrà infatti offrire servizi commerciali concorrenziali sui mercati europei per il trasporto passeggeri.

 

Secondo le nuove regole, che hanno visto tra i maggiori sostenitori il vicepresidente italiano del Parlamento Ue David Sassoli, uno dei relatori, le compagnie ferroviarie saranno in grado di offrire i propri servizi per il trasporto ferroviario di passeggeri nazionali nei mercati ferroviari interni dell'Ue in due modi. Il primo: nei casi dei servizi per il trasporto ferroviario di passeggeri coperti da contratti di servizio pubblico, la procedura dell'appalto, aperta a tutti gli operatori ferroviari dell'Ue, diventerà gradualmente lo standard. Gare di appalto competitive dovranno diventare dunque la regola generale per i nuovi contratti di servizio pubblico dal dicembre 2023. Il secondo: ogni compagnia potrà offrire servizi commerciali sui mercati europei per il trasporto passeggeri, a partire dal 14 dicembre 2020.

 

Nella normativa sono previste anche eccezioni. Le autorità nazionali potranno mantenere in alcuni casi il diritto di aggiudicare contratti direttamente, senza gara d'appalto ma per farlo dovranno tra le altre cose dimostrare che questa decisione porta a miglioramenti nella qualità del servizio. Gli Stati membri possono inoltre limitare il diritto di accesso di un nuovo operatore solo a determinate linee. Un'analisi del regolatore nazionale sarà necessaria per determinare in quali casi l'accesso può essere limitato. Infine previste norme per il rispetto delle condizioni di lavoro. Gli operatori del servizio pubblico dovranno conformarsi agli obblighi previsti dalle leggi sociali e sul lavoro, stabiliti dal diritto comunitario, dal diritto nazionale o dai contratti collettivi.

 

 

 

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