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Elettricità: giro di vite Antitrust Ue su meccanismi capacità

Nuovi criteri per futuro, ma a lavoro con Paesi per allinearli

Redazione Ansa

BRUXELLES - Giro di vite dell'Antritust Ue, nell'ambito del maxipacchetto sull'energia pulita, sui meccanismi di capacità elettrici, in modo da garantire l'approvvigionamento di energia ed evitare black-out ma senza danneggiare la concorrenza e violare le norme Ue sugli aiuti di stato. La Commissione Ue, analizzando gli schemi che remunerano produttori o fornitori per mantenere la disponibilità di generazione elettrica di 11 stati membri tra cui l'Italia, ha redatto nuove linee guida che saranno applicate per il futuro. Allo stesso tempo, però, si riserva di lavorare con i Paesi per allineare alle regole Ue quelli già esistenti o in corso di attuazione. In Italia i meccanismi di capacità passati in rassegna da Bruxelles sono quello basati sul modello di un acquirente centrale (ancora da attuare), quelli legati al sistema dell'interrompibilità nonché quello basato sul pagamento di una capacità mirata.

 

In particolare, i nuovi criteri prevedono che i meccanismi di capacità siano accompagnati da riforme del mercato adeguate, la loro necessità dovrà essere dimostrata, e dovranno essere rispondenti allo scopo e aperti a tutti i fornitori di capacità. I meccanismi di capacità, ha avvertito la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager, "non devono mascherare il sovvenzionamento di una tecnologia specifica, come i combustibili fossili, o risultare troppo onerosi per i consumatori di energia elettrica", oltre al fatto che questi dovranno essere messi in piedi "soltanto laddove ve ne sia una reale necessità" in quanto "non possono sostituirsi alle essenziali riforme del mercato dell'energia elettrica".

 

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