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Brexit: FacilityLive, può essere chance per imprese innovative

Startup italiana è prima non Gb in programma Elite borsa Londra

Brexit: FacilityLive, può essere chance per imprese innovative

Redazione Ansa

BRUXELLES - La Brexit può essere una "grande opportunità" perché la Gran Bretagna potrebbe diventare ancora "più attrattiva" per le imprese innovative. Ne è convinto Gianpiero Lotito, fondatore e ceo di FacilityLive, startup con sede a Pavia che è stata la prima azienda non britannica ad essere ammessa al programma Elite della Borsa di Londra. La Gran Bretagna "ha bisogno di un tessuto d'imprese innovative", "quindi consentiranno probabilmente alle aziende di avere dei vantaggi", è la convinzione di Lotito, che ieri a Bruxelles ha partecipato al primo Eu Tech Day, organizzato dalla European Tech Alliance (Euta), di cui FacilityLive fa parte insieme a giganti come Spotify e Rovio. Il mese scorso Lotito è stato invitato a partecipare al primo congresso del partito conservatore britannico dopo il referendum sulla Brexit. "Sentendo parlare i ministri inglesi - spiega il ceo di FacilityLive - ho avuto conferma che anche loro sanno che non possono vivere la cosa in modo traumatico ma devono cercare di costruire un possibile scenario positivo, che non potrà essere fatto a danno dell'Europa".

 

Se da un lato il futuro della tecnologia europea dipenderà anche da come sarà gestita la Brexit, dall'altro la Commissione Ue sta portando avanti il suo lavoro per la creazione di un mercato unico digitale. Considerata l'eterogeneità dei suoi membri, Euta non ha una posizione unitaria a riguardo su tutti i dossier aperti. "Io personalmente credo che tutte queste cose", come la riforma del copyright e lo stop del geoblocking, "siano fondamentali, ma anche un processo in divenire", risponde Lotito. "È l'ora di cominciare a pensare ai passi successivi", come la creazione di una visione europea "di lungo periodo" sulla tecnologia, "che non guarda solo al mercato ma anche a produrre una generazione di tecnologie europee di base". Secondo il ceo di FacilityLive, il modello da seguire è quello delle "small valley", basato quindi sul tessuto formato da piccole città con grandi università storiche capaci di sfornare talenti e produrre innovazione continua.

 

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