(ANSA) - BRUXELLES, 27 OTT - In vent'anni il peso
dell'industria in Italia, costruzioni escluse, è passato dal
23,9% al 18,8% del Pil. Un trend in linea con la media dell'Ue,
passata dal 23,3% al 19,3%, e con l'andamento di quasi tutti i
Paesi. Con un'eccezione: la Germania ha mantenuto tutto il suo
peso industriale. Qui il calo è stato quasi nullo: dal 26,1% al
25,9%. Più forte invece ad esempio la deindustrializzazione
della Francia, passata dal 19,2% al 14,1%.
Il quadro emerge da un rapporto diffuso dall'Eurostat che
traccia i dati dal 1995 al 2005. In Europa, nonostante il
declino dell'industria, il settore impiega ancora il 15% della
forza lavoro, contro il 20,9% di vent'anni fa. In Italia nel
2015 erano il 22,5% gli addetti all'industria. Oggi sono il
16,9%.
Nel 2015, circa la metà degli impieghi nell'Unione europea si
concentrano in due queste attività economiche: commercio,
trasporti, ospitalità e ristoranti (24,6%) e amministrazione
pubblica, difesa, insegnamento, sanità e sociale (23,6%).(ANSA).
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Industria:Eurostat, dal '95 in Italia scesa da 24% Pil a 19%
Dato in linea con la media Ue. Solo in Germania settore tiene