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Renzi, non ha senso parlare di sanzioni a Russia

'Concordiamo su pressioni per arrivare ad un accordo in Siria'

Renzi, non ha senso parlare di sanzioni a Russia

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Non ha senso parlare di sanzioni alla Russia" in un momento in cui "tutti concordiamo che bisogna fare tutte le pressioni possibili perché si possa arrivare ad un accordo in Siria". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, lasciando la sede del Consiglio Europeo.

 

Nel vertice europeo, ha detto Renzi, sono emerse "due posizioni diverse" sulla Russia. "La prima è la posizione di chi oggi (ieri) ha parlato di nuovo di sanzioni legate al dossier Ucraina perché ieri (mercoledì) c'è stato il vertice in formato Normandia a Berlino" ma, ha sottolineato il premier, "questo argomento sarà ripreso alla scadenza delle sanzioni che sarà a gennaio 2017". "Rispetto al tema della Siria - ha proseguito - Tutti noi siamo preoccupati ed abbiamo approvato un documento che richiama l'esigenza di arrivare ad un accordo per una tregua vera e al processo di transizione politica che da tempo aspettiamo. Ma io credo che non abbia senso inserire anche qui un riferimento alle sanzioni". "Del resto - ha concluso Renzi - questa posizione è la stessa posizione che i ministri degli esteri hanno approvato lunedì. Quindi credo che le espressioni che sono state trovate nel documento finale sono concordi nel dire che bisogna fare tutte le pressioni possibili perché si possa arrivare ad un accordo in Siria. Difficili immaginare che questo abbia a che vedere con ulteriori sanzioni alla Russia".

 

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