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Tlc: operatori e regolatori, proposta roaming Ue non funziona

Dubbi su assenza limiti uso telefono all'estero, servono volumi

Tlc: operatori e regolatori, proposta roaming Ue non funziona

Redazione Ansa

BRUXELLES - La proposta della Commissione Ue di porre fine ai sovraccosti del roaming garantendo un uso illimitato del telefono all'estero basato sul principio della residenza suscita dubbi e preoccupazioni sia di tipo legale che tecnico. E' la posizione espressa dai regolatori tlc europei del Berec e dagli operatori di Etno e Gsma, secondo cui sarebbe invece necessario introdurre limiti di volumi. "Crediamo che la certezza regolamentatorio e la coerenza siano di fondamentale importanza, in quanto la loro mancanza potrebbe aprire la strada a cause legali", avvertono Etno e Gsma, che si dicono quindi "profondamente preoccupati dalle incoerenze" e "dall'efficacia nel prevenire distorsioni sui mercati nazionali" riscontrati nelle differenze tra l'ultima proposta attuativa della Commissione e la legislazione sulla fine del roaming.

 

Il Berec, infatti, da parte sua ha sottolineato che a differenza di quanto stabilito nel testo legislativo già adottato nel 2015 l'ultima proposta di attuazione da parte di Bruxelles "non prevede più alcun tipo di limite" per il 'roaming come a casa', impedendo in particolare agli operatori di limitarlo ai "viaggi periodici". Questo, secondo gli operatori, non consente quindi di evitare gli abusi di chi utilizzerebbe una carta sim a basso prezzo in modo permanente in un altro Paese dove le offerte di telefonia sono più care. Da qui la richiesta di introdurre un limite in termini di volumi e non più in giorni, visto che quello di 90 era stato criticato portando al ritiro del provvedimento che ha ora introdotto l'uso illimitato.

 

"Semplici limiti per un uso equo basati sul volume aiuterebbero ad affrontare i problemi di abuso e di comportamenti anomali, migliorando allo stesso tempo la sostenibilità per alcuni operatori e la chiarezza per i consumatori". Gli operatori sono quindi a favore della proposta del Berec di includere un limite di volume fruibile all'estero per gli abbonamenti nazionali illimitati, ma ritengono che la soglia indicata pari alla media tra i tre consumi europei più alti (che darebbe 1429 Megabite al mese) sia troppo alta in quanto pari a cinque volte la media Ue. Infine Etno e Gsma sono contrari alla possibilità avanzata dai regolatori Ue di limitare la capacità degli operatori di reagire contro abusi potenziali e intraprendere azioni antifrode in quanto "la politica dell'uso equo non deve impattare sulle pratiche esistenti" per combattere anche in modo preventivo questo rischio.

 

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