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Clima: primo passo Pe verso riforma sistema Ets

Ok commissione industria. BusinessEurope, fare di più

Clima: primo passo Pe verso riforma sistema Ets

Redazione Ansa

BRUXELLES - Primo passo verso la riforma del sistema degli Ets, il mercato della CO2, da parte dell'Europarlamento, dove la commissione industria ha approvato il suo rapporto in cui propone diversi cambiamenti rispetto alla proposta della Commissione Ue. Il testo adottato prevede la continuazione dell'allocazione gratuita dei permessi come esenzione alla regola generale per evitare il 'carbon leakage', concedendo al 10% dei migliori impianti più performanti il 100% gratuito dei loro permessi, e aumentando dal 43% al 48% la quota dei permessi gratis.

 

"Sono pronto a lavorare da vicino con i colleghi in Parlamento per aiutare ad avere un testo ambizioso prima del voto in plenaria e dei negoziati con gli stati membri", ha dichiarato il relatore, il liberale svedese Frederick Federley. "Il risultato di questo voto è un segnale forte ai colleghi della commissione ambiente", ha sottolineato la relatrice ombra, la popolare olandese Esther de Lange, in quanto "l'Ets non è solo una politica climatica ma anche industriale, cruciale per la competitività delle nostre imprese" e la riduzione delle emissioni di CO2 "può essere fatta con l'industria piuttosto che contro l'industria, evitando il 'leakage' delle emissioni così come quello degli investimenti.

 

Secondo l'associazione delle confindustrie europee presieduta da Emma Marcegaglia, BusinessEurope, il testo approvato dalla commissione industria dell'Aula ha "un certo numero di elementi positivi, ma perde il treno su pochi altri", per questo va ancora "migliorato". In particolare per le imprese è "positivo" l'aumento dei permessi gratuiti dal 43% al 48% ma, avvertono, "altre proposte impatterebbero in modo negativo le aziende prime della classe", in particolare quelle sui parametri per assegnarli, sull'assegnazione del 100% alle migliori, sulla valutazione della qualità, e sul modo in cui i settori industriali vengono classificati nella lista del 'carbon leakage'. Ora le discussioni continueranno alla commissione ambiente che dovrà votare a sua volta sul suo rapporto il prossimo 8 dicembre. Solo successivamente vi sarà il voto in plenaria e potranno cominciare i negoziati con stati membri e Commissione Ue.

 

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