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Fondi Ue: da frodi danno ingiustificato a immagine aiuti Ue

Giuffrida (Pd), fenomeno è solo il 12% delle irregolarità

L'europarlamentare Michela Giuffrida © Parlamento Ue

Redazione Ansa

BRUXELLES - I fondi europei e le frodi, un legame da approfondire ma anche da liberare da immancabili luoghi comuni. Con questo obiettivo si è tenuta oggi al Parlamento Ue di Bruxelles la conferenza 'Le frodi sui fondi strutturali: realtà e pregiudizio' organizzata dall'eurodeputata Michela Giuffrida, PD-S&D. "Siamo qui", ha affermato Giuffrida aprendo i lavori, "per l'esigenza specifica di approfondire un argomento di cui tutti parlano, in Italia in particolare, e ne parlano in maniera fuorviante", associando i fondi "ad un concetto di frode, di corruzione" quando i fondi, ha precisato, "hanno permesso a molte regioni di uscire da situazioni di arretratezza". Un problema di immagine ed anche, ha aggiunto il vicepresidente del Parlamento Ue David Sassoli, PD-S&D, "di autorevolezza", perché, ha spiegato, dal corretto utilizzo dei fondi "passa anche il concetto di Europa utile". Un punto ribadito dal direttore dell'Olaf (l'Ufficio antifrodi della Ue) Giovanni Kessler. "Bisogna puntare su una efficiente gestione della politica di coesione, anche perché le notizie sulle frodi allontanano i cittadini dal progetto europeo".

A fronte di esempi delittuosi, come la ricostruzione post-terremoto a L'Aquila in cui i "493 milioni di euro stanziati dalla Ue sono in gran parte finiti alla criminalità", le frodi, ha ricordato Giuffrida, rappresentano "solo il 12% delle irregolarità segnalate tra il 2009 ed il 2013". Un dato confermato da Franck Sébert, a capo della rendicontazione della Direzione Generale Regio della Commissione Ue: "Le frodi rappresentano solo una piccolissima percentuale delle irregolarità" riscontrate. "Il motto - ha concluso Sébert - deve essere 'zero frodi in Europa' perché ognuna, anche la più piccola, ha un grande effetto sull'immagine" della Ue.

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