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Bruxelles propone registro trasparenza Ue per lobbisti

Timmermans, per tutte istituzioni. Esame in corso su Barroso-Kroes

Jean-Claude Juncker con José Manuel Barroso

Redazione Ansa

BRUXELLES - "La proposta che facciamo oggi è per ristabilire la fiducia dei cittadini nelle istituzioni europee. Proponiamo un registro obbligatorio per la registrazione dei lobbisti. Chi a Bruxelles prende le decisioni e chi le influenza è una questione di pubblico interesse. La Commissione vuole che tutte le istituzioni Ue facciano luce" su questo, lo ha detto il vicepresidente vicario della Commissione Frans Timmermans presentando la proposta per istituire un registro obbligatorio per la trasparenza Ue. La Commissione ha già dato l'esempio subordinando gli incontri con i suoi responsabili politici all'iscrizione dei lobbisti in un registro per la trasparenza accessibile al pubblico.

 

La novità della proposta è che chiede anche a Parlamento europeo e a Consiglio Ue di fare altrettanto, rendendo il registro obbligatorio per tutti i rappresentanti di interessi che cercano di influenzare il processo decisionale a Bruxelles. "La proposta di un registro per la trasparenza obbligatorio per il Parlamento, il Consiglio e la Commissione costituisce un passo importante nella giusta direzione. Attraverso il registro, il pubblico potrà vedere chi svolge attività di lobbismo, chi rappresenta e quanto spende". In base alla proposta, gli incontri con i responsabili politici delle tre istituzioni dovrebbero essere subordinati alla previa iscrizione nel registro per la trasparenza. Da quando la Commissione ha introdotto questa regola per le sue interazioni con i rappresentanti di interessi nel novembre 2014, le nuove iscrizioni nel registro già esistente sono state circa 4.000.

 

La proposta presentata oggi chiarisce inoltre la portata delle attività e gli organismi interessati, rafforza il monitoraggio e l'applicazione efficace del codice di condotta del registro per i lobbisti e semplificherà e migliorerà la qualità dei dati. Gli iscritti che non rispettano il codice di condotta potrebbero andare incontro a una sospensione temporanea delle loro interazioni con le istituzioni o alla cancellazione dal registro. 

 

"Il presidente Juncker e la Commissione Ue stanno analizzando i casi" dell'ex presidente Josè Manuel Barroso e dell'ex commissaria Kroes. Prima si stabiliranno i fatti e poi si agirà se e quando sarà appropriato", così il vicepresidente vicario della Commissione Ue Frans Timmermans nel presentare la proposta per un registro sulla trasparenza interistituzionale Ue. A chi chiedeva se sia giusto che Barroso percepisca una pensione di migliaia di euro mentre lavora a Goldman Sachs, Timmermans ha risposto: "La Commissione guarderà a questa questioni e quando arriveremo alle conclusioni le renderemo note".

 

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