(ANSA) - BRUXELLES, 26 AGO - "Non è assolutamente una tassa
Ue sui motori di ricerca" come Google ma si tratta semplicemente
di "valutare se garantire agli editori i diritti affini" per dar
loro una "posizione più forte quando negoziano con gli altri
attori del mercato". Così un portavoce della Commissione Ue
sulle indiscrezioni sulla riforma del copyright riportate dal
'Financial Times' e interpretate in chiave 'anti-Usa'. La
proposta Ue sulla modernizzazione delle regole sui diritti
d'autore, su cui i servizi di Bruxelles sono ancora al lavoro,
verrà presentata "nella seconda metà di settembre". Il suo
obiettivo, ha ricordato il portavoce, è "assicurarsi che gli
europei possano avere accesso a un'offerta legale di contenuti
ampia e diversificata" e quindi "rafforzare la diversità
culturale garantendo allo stesso tempo che autori e detentori di
diritti siano protetti meglio e in modo più equo".
I motori di ricerca come Google potranno dover pagare per gli
estratti di articoli dei media che mostreranno. E' quanto
anticipa il 'Financial Times' sulla riforma Ue del copyright,
attesa per fine settembre. Secondo documenti interni visti dal
Ft, ai gruppi editoriali verranno dati i "diritti esclusivi" sui
loro contenuti, per cui i servizi come Google News dovranno
dovranno concordare con loro i termini per l'utilizzo dei
prodotti editoriali. Altrimenti, dati i costanti problemi di
introiti dei giornali, sarebbe "dannoso per il pluralismo dei
media". Spetterà quindi alla stampa decidere se offrire
gratuitamente o a pagamento ai motori di ricerca e agli
aggregatori di notizie i propri contenuti. Per i link che
rinviano a contenuti pubblicamente disponibili, invece, non
cambierà nulla, in quanto non saranno coperti dalle nuove regole
Ue sul copyright. Per gli utenti di internet, quindi, non ci
saranno cambiamenti per la condivisione dei link.(ANSA).
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Copyright: Ue, no tassa motori ricerca ma diritti a editori
Per metterli in posizione poter negoziare