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Ue, crollate procedure contro Italia su non recepimento norme

Migliorate anche infrazioni, 'calo spettacolare' in due anni

Redazione Ansa

BRUXELLES - Le nuove procedure d'infrazione contro l'Italia per recepimento tardivo delle norme europee sono scese al livello più basso dell'ultimo quinquennio: lo fa sapere la Commissione europea nella relazione annuale sull'applicazione del diritto dell'Unione europea. I nuovi casi 'EU Pilot', cioè le pre-procedure d'infrazione, sono scesi dai 128 del 2014 a 68 nel 2015. "L'Italia ha dimezzato il punteggio precedente ed è di nuovo sulla strada giusta, attualmente molto vicina alla media Ue, è lo Stato membro che ha dato le migliori prestazioni", scrive la Commissione. L'Italia ha anche "dimezzato il numero delle direttive recepite erroneamente", facendo registrare "il miglior risultato in assoluto". Progressi anche sui casi di infrazione: quelli pendenti sono 50, ma c'è stato un "calo spettacolare nel corso degli ultimi due anni (-32%)". Comunque resta ancora seconda, dopo la Grecia, per numero di procedimenti legati al mercato unico.

 

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