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Lavoro: Ue lancia piano per allineare competenze a offerta

Aiuti per i poco qualificati, elenco profili per i migranti

Lavoro: Ue lancia piano per allineare competenze a offerta

Redazione Ansa

BRUXELLES - Se un laureato lavora in un call center, svolgendo quindi mansioni che non corrispondono alle sue qualifiche, non è solo colpa della disoccupazione ma anche della mancanza di un sistema che faccia combaciare competenze e posti di lavoro disponibili. E che aumenti le competenze di chi rischia di rimanere escluso dal mercato del lavoro: secondo gli ultimi dati di Eurostat, circa 70 milioni di europei non possiedono sufficienti capacità di lettura, scrittura e matematiche, mentre il 40% della popolazione non dispone di un livello sufficiente di competenze digitali. Per rimediare a questo quadro preoccupante, la Commissione Ue ha lanciato oggi dieci iniziative per garantire che chi vive nell'Unione europea - immigrati compresi - abbia a disposizione la giusta formazione, competenze e supporto.

 

L'intenzione è aumentare le opportunità di lavoro, intervenendo sui 'gap' riscontrati, come quello che denuncia il 40% dei datori di lavoro europei che non riesce a reperire persone con le giuste competenze per crescere e innovare. Una situazione che l'Italia conosce bene, visto che il 57% delle persone in età da lavoro non ha competenze digitali di base (in Europa è il 41%). Al tempo stesso molti, in particolare i giovani altamente qualificati, svolgono mansioni non corrispondenti al loro talento e alle loro aspirazioni: il tasso di occupazione dei giovani altamente qualificati è fermo al 52%, in Ue è all'80,5%.

 

La Commissione propone quindi agli Stati membri di rivedere la raccomandazione del 2006 sulle 'competenze chiave', per aggiornarla all'economia attuale. Chiede poi una "garanzia" per gli adulti poco qualificati, affinché raggiungano un livello minimo di competenze e indica un sistema per "profilare" quelle degli immigrati, in modo da inserirli nel mercato più facilmente. "Avere un lavoro è il modo migliore di integrarsi", ha detto il commissario all'occupazione Marieanne Thyssen.

 

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