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Ue: Kessler, revoca immunità? Deciderà Corte, non preoccupato

Rischia di fissare precedente pericoloso, ultima parola a giudici

Redazione Ansa

BRUXELLES - "L'ultima parola" sul 'caso Kessler', il direttore dell'Ufficio antifrode Ue a cui la Commissione ha tolto l'immunità con una decisione senza precedenti nel dossier legato alle indagini che hanno portato alle dimissioni dell'ex commissario John Dalli, spetterà alla Corte di giustizia europea. E' la posizione espressa dallo stesso ex magistrato italiano Giovanni Kessler ora alla guida dell'Olaf, dopo aver presentato ricorso davanti ai giudici di Lussemburgo contro la scelta del collegio dei commissari del 2 marzo scorso. "Non sono preoccupato, la cosa è avviata su binari istituzionali, la Corte deciderà e sarà una decisione non solo su di me, ma avrà un impatto e costituirà un precedente che va ben al di là del caso specifico e della mia persona", ha avvertito il direttore dell'Olaf. C'è infatti il "rischio di colpire la capacità investigativa dell'Olaf", ha sostenuto, "se dobbiamo considerare tutti i quadri legali d'indagine dei 28".

 

L'esecutivo comunitario ha infatti dato l'ok ai giudici di Bruxelles di indagare su Kessler per aver consigliato a un testimone del caso Dalli di registrare una telefonata, per altro avvenuta non in Belgio né tra persone di nazionalità belga. Questa è una pratica vietata dal codice penale belga ma consentita da quello di molti altri Paesi Ue. Dalli, ex commissario maltese alla salute, si era dovuto dimettere per accuse di collusione con le lobby del tabacco nel momento in cui si apprestava ad adottare nuove regole Ue in materia.

 

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