BRUXELLES - Il 91% degli europei è contrario alla concessione dello status di economia di mercato alla Cina. E' il dato più rilevante di una contro-consultazione portava avanti dal M5S-Ue e da alcuni esponenti del gruppo S&D del Parlamento europeo, i cui risultati sono stati presentati ieri da David Borrelli, eurodeputato del Movimento 5 Stelle e presidente del gruppo EFDD, dai socialisti francesi Edouard Martin e Emmanuel Maurel e che ha coinvolto una settantina di deputati di tutti i gruppi politici.
"Alla contro-consultazione sulla concessione del Mes alla Cina - osserva Borrelli - sono arrivate 6.092 risposte provenienti da 19 Stati membri. E' stato il primo caso compiuto di democrazia diretta lanciata dai membri del Parlamento europeo. Sono stati coinvolti tutti gli stakeholders interessati: oltre ai cittadini, hanno risposto anche i sindacati, le ONG, le associazioni imprenditoriali e quelle studentesche, le università, i politici nazionali e i giornalisti. I risultati non lasciano dubbi: il 91,13% di tutte le risposte arrivate è contrario alla concessione dello status di economia di mercato. In particolare, spicca il 97,47% dei no espressi dai rappresentati del mondo delle imprese".
"Abbiamo iniziato a parlare di questo tema nel silenzio generale, poi piano piano - aggiunge l'esponente grillino - abbiamo trascinato l'intero Parlamento, l'opinione pubblica, abbiamo fatto un tour dell'Europa per spiegare ai cittadini i potenziali effetti del MES, abbiamo portato il Parlamento a votare una risoluzione dove si dice che la Cina non è una economia di mercato. E ora non ci fermiamo qui. Porteremo questi dati alla Commissione europea che entro luglio dovrà fare una proposta agli Stati membri. Faremo valere la voce di cittadini e imprese a Bruxelles perché - conclude Borrelli - il tempo delle decisioni calate dall'alto è finito".
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