BRUXELLES - La Commissione europea dovrebbe decidere di non rinnovare l'accordo anti-contrabbando con Philip Morris International (Pmi), in scadenza il 9 luglio. Questa l'indicazione giunta da Arunas Vinciunas, capo del gabinetto del commissario Ue alla Salute Vytenis Andriukaitis. "A un certo punto ci sarà una discussione all'interno del collegio dei commissari, ma c'è ancora tempo. Spero, e ne sono abbastanza sicuro, che la Commissione rispetterà la visione del Parlamento", ha detto Vinciunas durante un incontro promosso dal Mediatore europeo, riferendosi alla risoluzione approvata a marzo con la quale l'aula di Strasburgo ha chiesto all'esecutivo di non rinnovare l'accordo.
In passato l'Ue ha firmato altri tre accordi anti-contrabbando di sigarette con Japan Tobacco International (Jti), British American Tobacco (Bat) e Imperial Tobacco Limited (Itl), che scadranno fra il 2022 (Jti) e il 2030 (Bat e Itl). L'accordo con Pmi, invece, a 12 anni dalla sua entrata in vigore scadrà il 9 luglio prossimo ma, secondo i suoi oppositori, non andrebbe rinnovato perché darebbe lo status di controllore a un'azienda privata che, al contrario, dovrebbe essere controllata.
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