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Xylella: Corte Ue, ok esame accelerato ricorsi agricoltori

Data udienza sarà fissata subito

Xylella: Corte Ue, ok esame accelerato ricorsi agricoltori

Redazione Ansa

BRUXELLES - La Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha disposto l'avvio di un procedimento accelerato di esame dei ricorsi da parte di alcuni agricoltori contro i provvedimenti adottati dal governo italiano per far fronte all'emergenza ambientale e agricola rappresentata dal batterio Xylella Fastidiosa, in particolare, per le piantagioni di ulivo della regione Puglia. Lo ha reso noto la stessa Corte.

 

La procedura accelerata prevede tra l'altro la fissazione immediata della data dell'udienza della causa. Il Ministero delle Politiche Agricole ha introdotto, nel giugno del 2015, un decreto con il quale ha imposto l'abbattimento degli ulivi, anche se sani e ancora non colpiti dal batterio, siti nel raggio di 100 metri di distanza rispetto a ogni albero infetto; il decreto prevede, in secondo luogo, la distruzione di almeno tre ettari di ulivi per ogni pianta colpita, pena l'irrogazione di pesanti sanzioni per gli agricoltori inadempienti.

 

In seguito al ricorso degli agricoltori, il TAR del Lazio ha deciso di proporre una questione pregiudiziale in merito alla possibile contraddittorietà con la normativa europea che costituisce la base del suddetto decreto e che non prevede alcun obbligo di rimozione delle piante sane, senza peraltro un'indagine scientifica preventiva che consenta di concludere che tale rimozione sia l'unica misura idonea a fermare la diffusione del batterio. Il TAR ha quindi sospeso il procedimento e l'esecuzione del decreto stesso, in attesa del provvedimento finale della Corte Ue. Il Presidente della Corte, visto il presumibile rischio di danni irreversibili all'ecosistema e all'agricoltura del territorio pugliese che un prolungamento eccessivo di tale sospensione potrebbe produrre, ha quindi emanato suddetta ordinanza disponendo l'avvio di un procedimento accelerato, come richiesto dal TAR.

 

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