Rubriche

Migranti: Ue, aspettare accordo finale Turchia prima valutare

Pre-accordo da finalizzare. E' legale. Onu, preoccupazione

Migranti: Ue, aspettare accordo finale Turchia prima valutare

Redazione Ansa

BRUXELLES - La Commissione Ue invita gli stati membri ad "aspettare l'accordo finale" con la Turchia sui migranti "per fare una valutazione finale prima di esprimersi". Così il portavoce dell'esecutivo comunitario Margaritis Schinas dopo la bocciatura da parte della Spagna dell'intesa. Si tratta infatti, ha sottolineato il portavoce, ancora di un "pre-accordo" che si auspica venga finalizzato tra qualche giorno al vertice Ue. "Non è ancora un accordo finale dove ci sono già tutti gli elementi ma ci sono solo i parametri dell'accordo, e in questo caso la terminologia è importante", ha detto Schinas, aggiungendo che "spetta ora al presidente Ue Tusk, che ha ricevuto il mandato dallo scorso vertice, fare la transizione dal pre-accordo a quello che speriamo di vedere concretizzarsi come un accordo al vertice di giovedì e venerdì". In ogni caso il pre-accordo con Ankara è "legale", ha precisato Schinas, ed è sia "legalmente fattibile che una buona opzione", ribattendo così alle accuse spagnole secondo cui questo va contro il diritto internazionale e la convenzione di Ginevra. 

 

"L'intesa raggiunta con la Turchia e' inaccettabile: e' contraria al diritto internazionale, alla Convenzione di Ginevra e all'articolo 78 dei Trattati Ue". Lo ha detto il ministro degli Esteri spagnolo, Manuel Garcia Margallo y Marfil, entrando al Consiglio Esteri. "Abbiamo bisogno di correggere queste insufficienze - ha aggiunto - perchè la Spagna accetterà solo un accordo coerente e compatibile con il diritto internazionale".

 

L'Alto commissario Onu per i diritti umani Zeid Ra'ad Al Hussein, a Bruxelles per incontrare il commissario Ue per l'Immigrazione Dimitris Avramopoulos e il primo vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans, torna ad esprimere "grande preoccupazione" sulla crisi dei profughi e migranti. In particolare sull'intesa Ue-Turchia e la designazione della Turchia come Paese terzo sicuro sollecitata da Bruxelles, Zeid Ra'ad solleva la questione del limite geografico di Ankara alla sua ratifica della Convenzione di Ginevra, che a suo avviso costituisce "un ostacolo".

 

Inoltre l'Alto commissario, che critica le condizioni in cui vengono tenuti i profughi a Idomeni, sottolinea che "tutti profughi che arrivano in Ue devono ricevere una valutazione della loro richiesta di asilo" e ribadisce la contrarietà "a rimpatri a tappeto". Zeid Ra'ad Al Hussein si dice preoccupato anche per i passi indietro in Polonia e Ungheria per le recenti leggi restrittive introdotte.

 

Intanto non c'è ancora una data fissata per la presentazione della proposta di revisione del regolamento di Dublino sul sistema del diritto d'asilo europeo. "Non ho nessun annuncio concreto da fare oggi sulla tempistica", ha affermato il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas a chi gli chiedeva se arriverà mercoledì 16 come era stato preventivato qualche tempo fa. In ogni caso, ha aggiunto, "si tratta di un impegno pubblico che è stato preso dal presidente Juncker davanti al Parlamento europeo a nome della Commissione, ma lasciateci trovare il momento" opportuno per farlo.

 

Secondo un documento di programmazione interno visto dall'Ansa negli scorsi giorni la data indicata era il 27 aprile. "Non c'è ancora stata la riunione dei capigabinetto" per decidere l'agenda del collegio dei commissari di mercoledì, ha aggiunto Schinas. La presentazione della nuova proposta in sovrapposizione con la preparazione del vertice Ue e dell'accordo con la Turchia potrebbe infatti complicare ulteriormente la ricerca di un consenso.

 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it