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Olio tunisino: Giuffrida (Pd), in aula ho ribadito il mio no

L'europarlamentare Michela Giuffrida © Parlamento Ue

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Sono al fianco delle migliaia di agricoltori che oggi hanno scelto Catania per manifestare la loro più che giustificata rabbia verso un sistema europeo che spesso non li tutela. E, oggi in aula, ho ribadito il mio no all'accordo sull'olio tunisino". Lo dichiara Michela Giuffrida, componente della Commissione Agricoltura al Parlamento europeo.

 

"Ho già chiesto alla Commissione - aggiunge - di attivare la clausola di salvaguardia sull'Accordo euromediterraneo con un'interrogazione urgente al Commissario europeo per l'Agricoltura Phil Hogan al quale, qui a Strasburgo, durante due diversi incontri, ho chiesto che sia attentamente monitorato il quantitativo di prodotti in entrata dal Marocco che alcune organizzazioni riferiscono aumentato addirittura del 75% nelle prime due settimane di gennaio. Ho chiesto controlli serrati alle dogane, a protezione dei nostri prodotti e di riattivare al più presto i dazi sulle importazioni dai paesi del Mediterraneo che stanno danneggiando gravemente l'economia agricola del sud Europa e, in particolare, quella siciliana".

 

"Non possiamo permetterci - osserva l'eurodeputata - di assistere alla 'strage delle arance siciliane', arance dalle peculiarità uniche, esempio di eccellenza e qualità. Chi ha firmato l'Accordo Euromediterraneo, e chi ha votato a favore, dovrebbe ora dare risposte a quanti manifestano e si disperano. Allo stesso modo accadrà purtroppo con il Regolamento sull'olio tunisino sul quale oggi si è espresso il Parlamento europeo". "Resto contraria e perciò anche oggi ho votato no - conclude Michela Giuffrida - perché non si può pensare di sottoscrivere un accordo i cui effetti negativi ricadano solo su alcuni Paesi, e in particolare sempre su un comparto, l'agricoltura, senza neppure prevedere a priori uno studio di impatto su ciò che questo comporterà".

 

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