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Migranti: Verhofstadt, diamo chiavi Ue a sultano Erdogan

Capogruppo Alde, come se Usa desse a Messico gestione frontiera

Guy Verhofstadt

Redazione Ansa

STRASBURGO - Il leader del gruppo lib-dem Alde al Parlamento europeo, l'ex premier belga Guy Verhofstadt, chiede la revisione profonda della proposta di accordo tra Ue e Turchia. "più lo guardo più sono scettico e critico" ha detto in plenaria. "Quello che stiamo facendo è dare le chiavi di entrata in Europa al successore dell'Impero Ottomano, al sultano Erdogan" e, ha aggiunto, "sarà Erdogan a dedicare su base individuale che è un rifugiato politico e chi no", osservando che "i siriani potrebbero passare ma gli afghani in fuga dall'Isisi no e certamente non i curdi.

 

Esprimendosi a favore di un corpo di guardie di frontiera e guardacoste europeo e di "una nuova politica europea dell'asilo", Verhofstadt ha anche sarcasticamente osservato che l'accordo presentato al vertice di lunedì "è come se gli americani chiedessero ai messicani di gestire le loro frontiere". Il capogruppo Alde ha anche osservato che l'accordo non ridurrà il traffico dei contrabbandieri di esseri umani: "Riducendo drasticamente i punti di ingresso legali nella Ue, forzerà i rifugiati disperati a cercare altre vie. E vedremo il 'revival' della rotta verso Lampedusa, una nuova rotta verso Malta, una nuova rotta verso l'Albania, una nuova rotta verso la Bulgaria".

 

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