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Cina: Pd-Ue, grazie a noi Ue riflette su tema economia mercato

Danti, non ci sono mezze misure; Mosca, difendere anti-dumping

Cina: Pd-Ue, grazie a noi Ue riflette su tema economia mercato

Redazione Ansa

STRASBURGO - E' stato grazie all'impegno e alla tenacia della delegazione Pd al Parlamento europeo se la Commissione europea ha iniziato a riflettere seriamente sulla questione della concessione alla Cina dello status di economia di mercato. Lo sottolineano gli europarlamentari Patrizia Toia, Alessia Mosca, Nicola Danti e Goffredo Bettini. "Il gruppo Pd è stato sempre in prima linea nel ricordare che la Cina non può essere considerata una economia di mercato. La nostra posizione - ha sottolineato Toia - si è imposta all'interno del gruppo socialisti e democratici".

 

Sull'argomento, la Commissione ha deciso che si prenderà altri sei mesi per valutare la questione: "E' stato grazie alle pressioni del nostro gruppo - ha osservato Mosca - se attendiamo una decisione nella seconda metà del 2016. Durante questi mesi potremo lavorare per una valutazione coordinata, consapevoli che tutta la costruzione del sistema anti-dumping non può essere annullata in modo unilaterale, dall'oggi al domani".

 

"Deve essere chiaro a tutti - ha ribadito Danti - che non ci sono mezze misure: alla Cina non può essere concesso lo status di economia di mercato". "Tutti noi - ha concluso Bettini - siamo tenuti a un principio di verità: la Cina non è un'economia di mercato perché non ne rispetta i requisiti fondamentali, ha forti interventi pubblici, non rispetta criteri ambientali, non ha livelli salariali civili. Insomma fa concorrenza sleale".

 

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