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Clima: rapporto Ue, +44% emissioni CO2 aerei per 2035

Stresso trend ossidi di azoto (+43%), considerando +45% voli

Redazione Ansa

BRUXELLES - Non si arresta il boom del traffico aereo in partenza dall'Europa, con una stima di crescita fra 2014 e 2035 delle emissioni inquinanti: +44% di CO2 e +43% di ossidi di azoto, i famigerati NOx al centro dello scandalo Volkswagen. A fornire i nuovi dati è il primo rapporto Ue sull'impatto ambientale del settore dell'aviazione civile, secondo cui i voli in partenza dagli scali europei sono cresciuti dell'80% fra il 1990 e il 2014 e per il 2035 cresceranno di un ulteriore 45%. Anche per quanto riguarda il rumore, si attende che il numero di persone esposte nei 45 principali scali europei passi da due milioni e mezzo di persone a 2,86 milioni.

 

Secondo il rapporto il rumore sarà una "sfida chiave" da qui al 2035, e grazie a futuri miglioramenti tecnologici il numero di persone esposte potrebbe scendere fino a 1,97 milioni. In questo rapporto "il numero dei voli in partenza dagli scali europei dovrebbe passare da 8,85 milioni a 12,8 milioni" spiegano fonti comunitarie.

 

Lo scenario più elevato di voli ne stima 15,4 milioni, quello più ridotto invece 9,68. In ogni caso "si prevede una crescita, anche se il mercato europeo appare piuttosto maturo" riferiscono altre fonti comunitarie. Quanto all'impiego di carburanti alternativi, per ora rimane "molto lento, ma assumerà un importante ruolo nella riduzione delle emissioni nelle prossime decadi" riferisce il rapporto Ue. Non solo gli aerei, ma la gestione delle operazioni aeroportuali saranno cruciali e già ora alcuni scali sono impegnati in una gestione a basso impatto ambientale.

 

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