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Balneari: il 3 dicembre al via causa Corte Ue su concessioni

Tar Lombardia chiede parare a giudici europei su proroghe

Redazione Ansa

BRUXELLES - Prende il via l'esame della causa sul rinnovo delle concessioni demaniali approdata alla Corte di giustizia Ue del Lussemburgo su iniziativa del Tar della Lombardia. L'appuntamento è fissato per il tre dicembre prossimo, quando si svolgerà la prima udienza nel corso della quale saranno ascoltate le ragioni delle parti.

Al centro del contenzioso, l'applicazione della direttiva Bolkestein che obbliga a indire gare per la concessione di aree demaniali come quelle occupate dagli stabilimenti balneari in riva al mare, a laghi e fiumi. La sentenza che sarà emanata dalla Corte non prima di qualche mese sarà determinante per capire se e come le concessioni potranno essere prorogate.

La società Promoimpresa ha chiesto al Tribunale amministrativo regionale della Lombardia di annullare la decisione con la quale il consorzio dei comuni della sponda bresciana del Lago di Garda ha respinto la richiesta di rinnovo della concessione per un'area demaniale di poco più di 200 metri quadri su cui si trovano un chiosco-bar, una veranda, bagni, banchina e pontile. E soprattutto della delibera con cui la giunta regionale ha stabilito che le concessioni demaniali possono essere rilasciate solo con gara, ovvero a seguito di "una apposita procedura di selezione comparativa".

Il Tar lombardo si è quindi rivolto alla Corte Ue chiedendo di stabilire se i principi della libertà di stabilimento, di non discriminazione e di tutela della concorrenza sanciti dal Trattato Ue comportino il divieto di emanare una norma nazionale che determini la reiterata proroga del termine di scadenza della concessione di beni del demanio marittimo, lacuale e fluviale.

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