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Ue darà 3 miliardi euro per profughi Turchia, ma nodo soldi

Grecia e Cipro, non possiamo pagare la nostra parte

Ue darà 3 miliardi euro per profughi Turchia, ma nodo soldi

Redazione Ansa

BRUXELLES - Confronto 'animato' sul nodo soldi tra gli ambasciatori dei 28 in vista del vertice tra i leader Ue ed il premier turco Ahmet Davutoglu di domenica. Sebbene ci sia accordo sullo stanziamento di tre miliardi di euro per i profughi in Turchia - spiegano fonti diplomatiche - sono emersi malumori per il modo con cui la Commissione Ue ha messo i Paesi di fronte ad un fatto compiuto, pubblicando un annesso con le cifre dovute da ciascuna capitale, calcolate sulla base del Reddito nazionale lordo. In particolare, Grecia e Cipro hanno detto apertamente di non poter pagare la loro parte.

 

Tuttavia, in vista del summit di domenica, non ci saranno nuove discussioni sulla questione dei soldi. Dal momento che lo stanziamento dei tre miliardi ad Ankara è stato deciso - si sottolinea - non è necessario stabilire ora chi pagherà quanto.

 

D'altra parte una fonte europea evidenzia che l'annesso alla decisione della Commissione Ue, che contiene la tavola degli ammontare per ciascun Stato è "indicativa", "non ha valore vincolante", e che le cifre che ciascun Paese pagherà effettivamente si conosceranno solo dopo il 21 dicembre, scadenza prevista da Bruxelles per la presentazione dei piani di pagamento.

 

Gli ambasciatori stanno limando la dichiarazione finale anche nella parte che riguarda i capitoli per l'adesione e rendendo più incisiva quella sul monitoraggio dell'attuazione del piano d'azione, in modo tale che non sembri che l'Europa è pronta a fare molto in cambio di poco. I diplomatici si incontreranno di nuovo venerdì, per le ultime messe a punto della dichiarazione finale.

 

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