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Libia: sindaco Tripoli a Bruxelles, mia città è sicura

Serve ripartire da enti locali, torni delegazione Ue

Libia: sindaco Tripoli a Bruxelles, mia città è sicura

Redazione Ansa

BRUXELLES - "La situazione in Libia non è così brutta come viene dipinta qui: è abbastanza sicura a Tripoli, la città da dove vengo". Questo il messaggio che Abdlrauf Beitelmal, sindaco di Tripoli, è venuto a portare in una riunione di rappresentanti dell'Assemblea delle autorità regionali e locali del Mediterraneo (Arlem), al Comitato delle Regioni Ue a Bruxelles.

 

Secondo Beitelmal "il modo per rimettere in piedi il Paese è cominciare dai governi locali" e serve "una risposta più rapida da parte della comunità internazionale" tramite "aiuti urgenti" per strutture come servizi sanitari e scuole. "L'emergenza numero uno è quella della gestione degli ospedali: abbiamo strutture e dottori, ma il problema è la mancanza di una gestione, paghiamo il prezzo del vecchio regime" ha spiegato il sindaco di Tripoli, che ha anche accennato alle "enormi" risorse necessarie per affrontare la questione immigrazione in quanto la Libia è un "Paese di transito".

 

La richiesta del sindaco libico ai colleghi europei è di avere "esperti che vengano in Libia e aiutino le persone sul posto". Beitelmal invita anche i funzionari di Bruxelles a tornare e a riaprire di nuovo una delegazione a Tripoli: "Non vedo perché l'Ue non dovrebbe farlo". Lo stesso Beitelmal non ha "nessuna informazione" sui quattro italiani rapiti a luglio scorso o sulla situazione in altre aree, come Bengasi. Intanto la prossima tappa nell'ambito di questa 'diplomazia delle città' promossa dal Comitato delle Regioni Ue sarà la riunione plenaria dell'Arlem a Nicosia, a gennaio del 2016.

 

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