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Ue boccia Legge stabilità spagnola, ora Madrid la modifichi

Non rispetta Patto di stabilità

I Commissari Ue Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici

Redazione Ansa

BRUXELLES - La Commissione Ue ha rinviato al governo spagnolo la bozza di legge di stabilità che aveva presentato a Bruxelles, in anticipo sulla scadenza a causa delle elezioni. Per la Commissione è a rischio di non rispetto del Patto di stabilità sia per il 2015 che per il 2016, e quindi chiede alle autorità di Madrid di apportare le necessarie modifiche e sottomettere una nuova bozza il prima possibile.

 

Il commissario agli affari economici Pierre Moscovici ha spiegato che si aspettano una nuova bozza di legge non appena il nuovo Governo si sarà insediato. Nella sua opinione, la Commissione spiega che il deficit spagnolo scenderà a 4,5% quest'anno, e a 3,5% l'anno prossimo, "non raggiungendo l'obiettivo di riduzione fissato". Madrid è sotto procedura per deficit eccessivo dal 2009, e aveva concordato con Bruxelles di scendere sotto il 3% l'anno prossimo.

 

L'opinione della Commissione si basa su previsioni realizzate 'ad hoc' per la Spagna, visto che le prossime stime economiche saranno pubblicate per tutti il 5 novembre. Bruxelles spiega che le stime di crescita 2015 non sono molto distanti (3,1% quelle Ue e 3,3% le spagnole), ma la Spagna si basa su uno scenario macroeconomico "ottimistico" per l'anno prossimo. Inoltre, l'aggiustamento strutturale si ferma allo 0,2%, sia nel 2015 che nel 2016, "ben al di sotto di quanto richiesto dalle raccomandazioni". E non sono adeguatamente dettagliate le misure per tagliare la spesa, che giocano un ruolo importante nei risparmi pianificati dal Governo.

 

Con l'opinione di oggi, la Commissione inaugura l'esercizio di valutazione dei bilanci 2016. Il giudizio di oggi è arrivato con largo anticipo, perché chiesto espressamente dalla Spagna che si avvia ad affrontare le elezioni il 20 dicembre e vuole chiudere la preparazione della finanziaria prima che l'attività parlamentare venga sospesa. Ma ora toccherà al nuovo Governo mettere mano al testo, e apportare le modifiche richieste dalla Ue per essere in linea con il Patto di stabilità.

 

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