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Smog: Pe dà ok a regole emissioni impianti riscaldamento

Pedicini (M5S), escludono biomassa e piattaforme offshore

Piattaforma petrolifera

Redazione Ansa

STRASBURGO - Via libera finale dell'Europarlamento alle nuove regole che impongono limiti alle emissioni degli impianti di combustione fra 1 e 50 MW, che interessano quelli addetti al riscaldamento o raffreddamento di grandi edifici o condomini, oppure piccole industrie.

 

L'Assemblea di Strasburgo ha dato luce verde con 623 voti a favore, 70 contrari e 12 astensioni, a un accordo che impone tetti alle emissioni di particolato, anidride solforosa e biossido di azoto. Secondo le stime Ue, sono almeno 143mila gli impianti di questo tipo in Europa, ancora sprovvisti di regole sugli inquinanti.

 

"Questa normativa colma il vuoto legislativo che abbiamo fra la direttiva ecodesign, che definisce gli standard per gli impianti di combustione da meno di 1 MW, e quella per le emissioni industriali, che copre quelli oltre i 50 MW" spiega Andrzej Grzyb (Ppe), relatore polacco del provvedimento. Le nuove regole risultano invece "deboli e parziali" per Piernicola Pedicini (M5S), perché "non hanno incluso inquinanti tossici come il mercurio o le diossine" e non coprono "le piattaforme petrolifere offshore e gli impianti alimentati a biomassa, che possono così inquinare senza limiti". L'adeguamento alla nuova normativa prevede differenti limiti e scadenze a seconda del tipo di impianto. Per i piu' grandi, fra i 5 e i 50 MW, le nuove regole saranno attuate dal 2025, mentre per i piu' piccoli (1-5 MW) dal 2030. Il provvedimento attende ora l'imprimatur del Consiglio Ue.

 

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