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Piano Juncker: accordo su sostegno Bei a Credito emiliano

Jean-Claude Juncker

Redazione Ansa

BRUXELLES - Il Fondo europei degli investimenti, di cui la Bei è il principale azionista, ha raggiunto un accordo con il Credito Emiliano Spa circa la prima transazione in Italia, nell'ambito del programma di aiuti Ue alle Pmi (COSME) e il sostegno del Efsi, il fondo strategico per gli investimenti voluto dalla Commissione Juncker. Grazie all'accordo, questo istituto bancario avrà garanzie in grado di aumentare i suoi volumi di prestito nel corso dei prossimi due anni a piccole e medie imprese. Il sostengo dell'Ue prevede di arrivare a un portfolio di 550 milioni di euro a favore di oltre 14mila aziende.

 

"Sono lieto - commenta il vicedirettore generale del Fei, Marjut Santoni - di annunciare il primo accordo di garanzia COSME in Italia con il sostegno dell'Efsi. Sono fiducioso che questo nuovo accordo accrescerà la nostra felice collaborazione con Credem, in modo da beneficiare molto di più le tante vitali piccole e medie imprese italiane". "Grazie all'accordo COSME - ha aggiunto il Commissario europeo Elżbieta Bieńkowska - molte più Pmi italiane saranno in grado di ottenere un prestito, di investire e crescere. Migliorare l'accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese e rafforzare la crescita sono le priorità della Commissione e il piano di investimenti UE punta proprio a rendere tutto ciò una realtà".

 

Infine, il commento di Angelo Campani, Vice Direttore Generale di Credem: "Questa nuova operazione tra Credem e il FEI è il terzo accordo nel corso degli ultimi 18 mesi per sostenere le piccole e medie imprese italiane, per un totale di 850 milioni di euro. L'accordo è rappresentativo dell'impegno di Credem nel sostenere con iniziative semplici e concrete le esigenze delle imprese in un periodo critico e complesso. Siamo lieti di essere la prima banca italiana a utilizzare tale strumento che permetterà di facilitare l'accesso ai finanziamenti per le nostre Pmi. Questi clienti sono i più colpiti dalla situazione economica attuale, caratterizzata da una domanda interna debole che tradizionalmente espone di più le piccole e medie imprese".

 

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