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Riforma Eurozona: Gozi, revisione Trattati non è più tabù

Affinità tra l'Italia e la Francia. La Germania frena

Riforma Eurozona: Gozi, revisione Trattati non è più tabù

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Il vertice sulla Grecia è stato uno spartiacque" che ha fatto "finalmente partire una discussione sulla governance dell'Eurozona" ed "ora il tema di una revisione dei Trattati dopo il 2017 per costruire una nuova Eurozona non è più un tabù". Lo dice il sottosegretario agli affari europei, Sandro Gozi, al termine dell' informale affari generali che si è tenuto in Lussemburgo. Frena la Germania, più interessata al rafforzo immediato dei controlli, ma "c'è molta affinità tra l'Italia e la nuova posizione della Francia".

 

Gozi riferisce che nel corso della discussione, anche la presidenza lussemburghese, Spagna e Portogallo hanno espresso interesse per le posizioni italiane e francese, interessate ad avviare da subito il dibattito necessario per rivedere la forma dell'Eurozona nel 2017. La falsariga resta il 'rapporto dei 5 presidenti', presentato nel vertice di fine giugno, ma l'obiettivo di Italia e Francia - come espresso anche dal presidente Hollande - è quello di "lavorare sulla responsabilità democratica" dell'Eurozona, con una presidenza permanente e "un funzionamento più trasparente" dell'Eurogruppo, un ruolo diverso del parlamento europeo e dei parlamenti nazionali e "la creazione di una capacità di bilancio dell'Eurozona" che permettea, specifica Gozi, "una vera politica comune degli investimento e di stimolo economico per l'Eurozona".

 

Con tempi che saranno inevitabilmente lunghi, come sottolinea lo stesso Gozi, primo segnale del cambio di rotta è l'annuncio da parte della presidenza lussemburghese dell'intenzione di convocare in autunno un Consiglio dei ministri del lavoro dell'Eurozona. "Ma il punto è che nelle ultime settimane - osserva Gozi - abbiamo salvato l'Eurozona. Ora dobbiamo lavorare a renderla diversa". Al consiglio per la Grecia ha partecipato Athanasia Anagnostopoulou, nuovo viceministro degli esteri con delega agli affari europei, che ha ringraziato Francia e Italia per il sostegno avuto nella vertenza per il terzo piano di aiuti. La Germania ha insistito sul tema della "convergenza" nell'Eurozona e sulla necessità di attuare le riforme possibili a trattati costanti. Per le riforme fatte, ed in particolare per quella del lavoro, il vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, ha "citato due volte" l'Italia come esempio di un paese che era in ritardo, ma che ha fatto passi avanti.

 

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