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Privacy: Garante Ue, bene base riforma ma attenzione ai rischi

Buttarelli, entro luglio daremo nostro contributo con app

Privacy: Garante Ue, bene base riforma ma attenzione ai rischi

Redazione Ansa

BRUXELLES - "La riforma europea sulla protezione dati è un'opportunità storica" ma sono ancora molti i rischi in agguato: ne è convinto il garante della privacy Ue Giovanni Buttarelli, che nel presentare il report annuale 2014 si è concentrato sui vari aspetti del negoziato in atto tra Consiglio, Commissione e Parlamento Ue, per arrivare ad una conclusione dell'iter entro l'anno, così come auspicato dai leader dei 28 all'ultimo vertice europeo di fine giugno.

"Vogliamo essere di aiuto e per questo entro fine mese daremo un importante contributo - afferma Buttarelli -. Lo faremo con un app visibile su telefonini e tablet, per permettere un confronto tra le proposte esistenti, e i nostri suggerimenti". Secondo il garante della privacy Ue sono 110 i Paesi nel mondo che hanno abbracciato una legge in materia di protezione dati, ma che si accingono a rivederla alla luce delle scelte europee. "La base di partenza del negoziato è buona ma i rischi sono ancora molti", evidenzia Buttarelli. A partire "dall'estrema delicatezza di ogni singola parola usata, perché non è una legislazione in cui si può improvvisare". Ma occorre anche non abbondare nei dettagli, "perché è un testo che deve durare almeno vent'anni. E serve assicurare più flessibilità".

E non può prevedere regole uguali per tutti, "va tenuta presente la 'scalabilità' per piccole e medie imprese, ma anche per i giganti dell'informazione". Inoltre è fondamentale evitare la troppa burocrazia. "La buroprivacy a noi non piace. Vogliamo una privacy più dinamica che si soffermi sulle garanzie effettivamente necessarie", dice Buttarelli che aggiunge: ma occorre anche "assicurare un coordinamento più efficace dei 28 garanti europei".

 

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