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Terrorismo: Europa dichiara guerra all'Isis sul web

Al via task force Europol. Caccia ai reclutatori on-line

Terrorismo: Europa dichiara guerra all'Isis sul web

Redazione Ansa

BRUXELLES - L'Europa dichiara guerra alla propaganda dell'Isis sul web: al via la task force di Europol per dare la caccia agli estremisti impegnati nel reclutamento on-line di combattenti e mogli della jihad da inviare in Siria e Iraq. Lo annuncia il coordinatore antiterrorismo Ue Gilles de Kerchove. "Il nostro obiettivo non è solo la rimozione di contenuti dell'Isis online, ma puntiamo a smantellare la strategia di reclutamenti su web, cercando di individuare i leader" del sistema, così il direttore di Europol Rob Wainwright in un'intervista all'ANSA spiega l'attività della task force europea operativa da oggi.

 

Per fare questo, spiega Wainwright, si combina la collaborazione con i colossi del web, le informazioni di intelligence, ed il monitoraggio del traffico sui social media. Nella lotta contro i reclutamenti online dell'Isis "di tutti i social media con cui abbiamo a che fare" negli Stati Uniti, "il meno collaborativo è Twitter", spiega l'americano Mark Wallace (ex ambasciatore Usa presso le Nazioni Unite) ed ora alla guida del Progetto antiterrorismo, che stamani ha partecipato ad un dibattito a Bruxelles, sul reclutamento dei terroristi sui social network. "Un grande numero di reclutamenti avvengono su Twitter - spiega -. Ma a differenza ad esempio di Facebook, che ha dimostrato una buona attitudine a cooperare, Twitter ci ignora. Per questo occorre fare una campagna per spronarli a fare molto di più". 

 

Uno studio pubblicato dal Brookings Institution, citato più volte da Wallace nel corso della conferenza, stima che nel corso del 2014 fossero tra 45 e 50mila gli account Twitter utilizzati dai sostenitori dell'Isis per i reclutamenti e la diffusione di materiale radicalizzante. Lo stesso Wallace ha ricordato che si parla di un flusso di "100mila tweet al giorno".

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