(ANSA) - STRASBURGO, 9 GIU - Due genitori dello stesso sesso
formano una 'famiglia' che ha gli stessi diritti delle famiglie
composte da una donna e da un uomo. Stesso discorso per quelle
in cui c'e' una mamma o un papa' single. Lo ha stabilito il
Parlamento europeo approvando a maggioranza (341 si, 281 no, 81
astenuti) un rapporto che per la prima volta, in maniera cosi'
esplicita, definisce famiglia una coppia omosessuale con figli.
Un voto che inasprisce lo scontro tra chi richiede il
riconoscimento delle nozze gay e chi invece vede queste
posizioni di Strasburgo come uno svilimento della famiglia
tradizionale. E rilancia la polemica tra diversi esponenti
cattolici di casa nostra e l'Aula di Strasburgo che nei mesi
scorsi voto' a favore del riconoscimento delle nozze gay come un
"diritto umano" e a favore dell'aborto.
Stavolta la plenaria ha in programma l'esame di un report
circa le strategie 2015/20 sulla parita' di genere nell'Ue, un
documento non vincolante ma d' indirizzo politico per le
istituzioni Ue e i Paesi membri. A favore si sono espressi il
gruppo socialista e democratico, i liberali, i grillini e gli
eurodeputati della sinistra unitaria. Contrari i popolari, i
conservatori inglesi e i leghisti. Tra i no anche due
eurodeputati del Pd, Luigi Morgano e Damiano Zoffoli. Nel testo
si legge che il Parlamento "prende atto dell'evolversi della
definizione di famiglia". Quindi "raccomanda che le norme in
quell'ambito (compresi i risvolti in ambito lavorativo come
congedi ecc.) tengano in considerazione fenomeni come le
famiglie monoparentali e l'omogenitorialità". "Il voto di oggi -
festeggia a caldo l'eurodeputato Pd, Daniele Viotti - segna
passaggio centrale soprattutto per quei paesi, come l'Italia, in
cui si fatica ancora ad affrontare un discorso laico sul
concetto di famiglia". Anche Franco Grillini, padre storico del
movimento per i diritti gay in Italia, parla di una "bella
giornata per i diritti e le libertà per tutte le persone che
credono all'uguaglianza formale e sostanziale tra tutti gli
esseri umani". Nichi Vendola, presidente di Sel, definisce il
voto come "un altro passo avanti", mentre in Italia "la plitica
balbetta". Soddisfatta anche Laura Cantini (Pd) prima firmataria
del ddl che istituisce le unioni civili per le coppie gay,
annunciando l'approvazione entro la pausa estiva del suo testo.
"Dopo l'Irlanda - commenta Benedetto Della Vedova- da Strasburgo
arriva altro importante riconoscimento famiglie gay.
Durissima, invece, la reazione di chi ha sempre osteggiato
le unioni gay, definendole come una minaccia alla famiglia
tradizionale. E coglie l'occasione per lanciare la mobilitazione
in vista della manifestazione del 20 giugno. Secondo il
segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa, il voto di oggi
rappresenta "un arretramento culturale grave dell'Europa che
svilisce il valore della famiglia". "Il Parlamento europeo -
commenta Elisabetta Gardini, capodelegazione Fi - ha dimenticato
il valore e il senso della famiglia tradizionale. Per la terza
volta dall'inizio della legislatura il Pe entra a gamba tesa sul
diritto di famiglia che é, invece, esclusiva competenza
nazionale". Per l'ex ministro Maurizio Lupi (Ap), non e' il
Parlamento Ue a "stabilire cos'e' famiglia". "Poco importa -
afferma Giuseppe Marinello (Ndc) - se il Parlamento Europeo
riconosce famiglie gay: l'Italia se ne frega altamente". Infine
Eugenia Roccella (Ap): "Il 20 giugno sarò, spero insieme a molti
altri parlamentari, in Piazza San Giovanni a Roma per difendere
la famiglia 'costituzionale', definita come la società naturale
fondata sul matrimonio". (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Parlamento Ue riconosce famiglie omosex e suoi diritti
Voto rilancia scontro tra 'family gay' e 'family day'