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Ue alza voce su Atene. Merkel-Hollande, chiudere a maggio

Lagarde, situazione difficile. Atene presenta riforma Iva

Grecia: Merkel-Hollande, soluzione entro fine maggio

Redazione Ansa

BRUXELLES - Il rischio che lo stallo nei negoziati si protragga fino a quando sarà troppo tardi per evitare un default, spinge i leader ad aumentare nuovamente il pressing su Atene. "Bisogna accelerare", hanno detto Angela Merkel e Francoise Hollande a Berlino, mentre il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker spinge per un accordo entro fine mese. Intanto il Governo greco presenta al Brussels Group la sua proposta di riforma dell'Iva, che però è il minore dei problemi sul tavolo: i più grandi, cioè pensioni e revisione dei target di bilancio, restano ancora ostacoli insormontabili.

"La fine di maggio è vicina, bisogna fare in modo che entro fine mese la soluzione sia sul tavolo", ha detto Hollande in conferenza stampa con la Merkel. L'invito a fare in fretta è anche frutto delle preoccupazioni sulla liquidità: "Il fabbisogno finanziario di Atene è tale che non si può aspettare. Bisogna trovare i mezzi", ha detto Hollande. La stessa tempistica, cioè massimo inizio giugno, la indica Juncker che smentisce l'ipotesi di un piano di 'mediazione' offerto a Tsipras direttamente da lui. E' vero, spiega, che è coinvolto in prima persona nel negoziato, ma lavora per una soluzione completa in accordo con le altre istituzioni cioè Bce ed Fmi.

Al momento la situazione, per come la vede il direttore del Fmi Christine Lagarde, è difficile e i progressi sono pochi. Il Governo continua a fare piccoli passi, come oggi la proposta sull'Iva, ma il cammino appare sempre incerto. Tanto che il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble avrebbe detto chiaramente in una riunione di partito che il governo greco "è bloccato nello stallo" e non sa cosa fare per porre fine alle sofferenze dei greci.

L'impasse dei negoziati ha anche un peso economico: la Confederazione del commercio e delle imprese elleniche stima che faccia perdere circa 22,3 milioni al giorno all'economia greca, se si pensa che negli ultimi quattro mesi hanno chiuso in media ogni giorno 59 piccole imprese e si sono persi 613 posti di lavoro al giorno. Per accelerare, si guarda quindi alle prossime tappe: il giovedì e venerdì Tsipras vedrà Merkel e altri leader a Riga, e il 27 maggio anche il G7 dei ministri finanziari a Dresda potrebbe affrontare la questione. Tutto per evitare un default, che secondo il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem farebbe scattare per i greci "la trappola della povertà", perché "i loro risparmi subirebbero una pesante svalutazione mentre la montagna dei debiti resterebbe".

 

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