(ANSA) - BRUXELLES, 7 MAG - No alla reverse charge, sì allo
split payment: questi, a quanto si è appreso, gli orientamenti
dei servizi di Bruxelles che stanno esaminando le richieste di
deroga al regime Ive presentate dall'Italia. Nessuna decisione
definitiva, sottolineano però le stesse fonti, è stata già
presa.
La procedura d'esame delle due domande di deroga non è stata
ancora completata e difficilmente ciò potrà avvenire prima di un
paio di settimane. Tuttavia, l'esame dei due dossier in questi
ultimi mesi è andato avanti ed ora sono state confermate le
indiscrezioni secondo le quali c'è un orientamento 'non
positivo' verso la reverse charge. Mentre verso lo split payment
ci sarebbe un approccio più possibilista.
La procedura in corso prevede che la Commissione presenti al
Consiglio Ue le sue proposte per la concessione delle deroghe
richieste oppure delle comunicazioni contenenti le sue obiezioni
all'accoglimento delle richieste. Per essere definitivamente
accolta, qualsiasi domanda di deroga deve infatti essere
approvata all'unanimità dal Consiglio. A Bruxelles si ricorda
poi che sulla cosiddetta reverse charge pesa negativamente il
precedente della Romania che si è vista già respingere
un'analoga richiesta di deroga. (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Iva: orientamento negativo Bruxelles su reverse charge
Fonti, potrebbe invece passare deroga per split payment