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Stime Ue, Pil Italia 2016 +1,4%, disoccupazione sopra 12%

Debito inizierà percorso discesa.Deficit 2015 confermato al 2,6%

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 4 MAG - Dovrebbero essere previsioni economiche "generose" con l'Italia, ma con l'incognita per le conseguenze della sentenza della Consulta sulle pensioni, quelle che la Commissione europea presenterà domani con una conferenza stampa di Pierre Moscovici. I tecnici di Bruxelles, a quanto apprende l'ANSA, per il 2016 prevedono la crescita del Pil al +1,4%, rivedendo al rialzo di un decimo di punto percentuale la stima delle previsioni d'inverno pubblicate a febbraio scorso (+1,3%), mentre viene confermata a +0,6% la (leggera) crescita del 2015. A sostenere la ripresa dovrebbero essere però fattori congiunturali (l'impatto del 'quantitive easing' della Bce, il deprezzamento dell'euro sul dollaro e un previsto aumento della domanda interna di beni non durevoli) più che segnali di ritrovata competitività del sistema paese. Nei palazzi di Bruxelles viene infatti segnalato con una certa preoccupazione che le stime non prevedono cali del tasso di disoccupazione: 12,4% tanto nel 2015 quanto nel 2016. Il dato di previsione è comunque in miglioramento rispetto a tre mesi fa, quando veniva dato a 12,8% per il 2015 e al 12,6% nel 2016. Incoraggianti anche i dati per deficit e debito pubblico, quest'ultimo "aiutato" pure da un previsto balzo in alto dell' inflazione che dal +0,2% del 2015 dovrebbe arrivare al +1,8% nell'anno successivo. Migliorando il dato al denominatore, il rapporto debito/Pil viene quindi visto in netto miglioramento per il 2016, quando dovrebbe scendere al 130,8%, quando nel 2014 era dato al 131,9%. Ma per il 2015 è dato ancora in aumento al 133,3%, con una correzione al rialzo rispetto a febbraio (133,0%). Mentre da Roma il Tesoro indica un miglioramento del fabbisogno (che nei primi quattro mesi dell'anno si è attestato a circa 28,5 miliardi con un miglioramento di circa 13 miliardi rispetto al primo quadrimestre 2014), per la Commissione il deficit resterà al 2,6% nel 2015, ma calerà al 2,0% nel 2016. Le bozze delle previsioni vengono limate in queste ore e, secondo le fonti, difficilmente terranno conto delle conseguenze della sentenza della Corte costituzionale. Ma la decisione ha immediatamente attirato l'attenzione della Commissione e potrebbe riflettersi sulle raccomandazioni che verranno pubblicate il 13 maggio, in cui Francia, Belgio e Italia (ma anche la Germania per l'eccesso di surplus)restano tra gli osservati speciali. Oggi fonti che chiedono l'anonimato specificano che Bruxelles "aspetta di vedere come il governo applicherà la sentenza", ma sottolineano che "dovrà essere compensato" qualsiasi cosa cambi gli obiettivi di bilancio del documento di programmazione finanziaria.(ANSA).

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