(ANSA) - BRUXELLES, 28 APR - La Confederazione dei sindacati
europei (Ces) chiede alla Commissione europea misure concrete a
fronte delle 100mila morti che avvengono ogni anno nei 28 Paesi
Ue per tumori lavoro-correlati. Tra queste misure rientrano
limiti obbligatori per le esposizioni a una serie di sostanze
pericolose e la revisione della direttiva Ue sulla protezione
dei lavoratori contro i rischi derivanti da un'esposizione ad
agenti cancerogeni o mutageni.
In occasione della Giornata mondiale per la salute e la
sicurezza sul lavoro (28 aprile), la Ces ricorda che ogni anno
sono circa 100mila le morti correlate a tumori contratti sul
luogo di lavoro in Europa e denuncia l'interruzione nell'ottobre
2013 della riforma della lista della sostanze cancerogene
contemplate dall'apposita direttiva Ue (004/37/CE) per motivi
amministrativi. Per questo motivo, i sindacati europei chiedono
con la massima urgenza due misure: prima di tutto una lista
prioritaria di 50 sostanze chimiche tossiche e causa di
infertilità; in secondo luogo di procedere alla revisione della
Direttiva Ue sulla protezione dei lavoratori contro i rischi
derivanti da un'esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni con
un aumento delle sostanze chimiche soggette a restrizioni.
"Le misure finalizzate a tutelare la salute dei lavoratori
sono oggi trattate come delle scartoffie e un inutile peso per
l'industria. È una vera vergogna", denuncia la segretaria
generale della Ces, Bernadette Ségol, che conclude: "Stiamo
trattando la vita umana come un capitolo qualsiasi del bilancio
finanziario di un'azienda, come le materie prime o
l'energia".(ANSA)
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100mila morti l'anno nell'Ue per tumori sul lavoro
Sindacati europei chiedono nuova lista sostanze tossiche