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Nomadi: Corte Strasburgo, ok a sgombero campo a Torino

Ma occorre assicurare alloggi alle famiglie

Nella foto d'archivio, un'immagine del campo nomadi abusivo di lungostura Lazio, nella zona nord di Torino

Redazione Ansa

STRASBURGO - Le autorità di Torino possono procedere con lo sgombero del campo rom di Lungostura Lazio, ma prima devono poter assicurare un'accoglienza immediata alle famiglie che hanno fatto ricorso 12 giorni fa alla Corte europea dei diritti umani proprio per impedire lo sgombero. Così la Corte all'Ansa.

Il 19 marzo i giudici europei avevano ordinato alle autorità italiane di non procedere con lo sgombero del campo dopo che 5 famiglie avevano chiesto l'intervento della Corte di Strasburgo, sostenendo che lo sgombero avrebbe leso i loro diritti. I giudici, dopo aver ricevuto venerdì scorso dal governo le informazioni richieste, e ieri quelle domandate ai ricorrenti, hanno deciso di sospendere la misura cautelare con cui avevano imposto lo stop allo sgombero.

Ma allo stesso tempo la Corte, che continua a seguire da vicino la vicenda, ha raccomandato alle autorità di non procedere allo sgombero di due delle cinque famiglie che hanno fatto ricorso, se non è in grado di assicurargli immediatamente un alloggio (dato che per le altre tre si è invece già provveduto ad una sistemazione).

In caso contrario lo Stato potrebbe incorrere in un nuovo fermo dello sgombero, e se decidesse comunque di procedere, in una condanna per la violazione dei diritti dei membri dei due nuclei familiari.

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