(ANSA) - BRUXELLES, 30 MAR - Si allungano i tempi del
negoziato tra Grecia ed Europa e torna la tensione in vista
delle scadenze di aprile che, in assenza di un accordo,
potrebbero portare Atene faccia a faccia con l'incubo default.
La lista delle riforme, arrivata a 'pezzetti' durante il weekend
sul tavolo dei creditori internazionali, non è ancora
sufficiente e il commissario agli affari economici Pierre
Moscovici ricorda anche oggi a Tsipras l'importanza di
"rispettare gli impegni presi" visto che "le scadenze si
avvicinano". La cancelliera Angela Merkel rassicura: "Stiamo
lavorando per far restare la Grecia nell'euro". E domani ne
parlerà con Hollande a Berlino, per fare il punto su tutti i
possibili scenari. Appello alla calma del ministro delle Finanze
Yanis Varoufakis: basta ostilità tra politici greci e tedeschi.
I negoziati tra Brussels Group (l'ex Troika) e i tecnici
greci sono andati avanti senza sosta durante il weekend, e
proseguono "giorno e notte", sottolinea Moscovici. Ma le
proposte presentate finora non hanno abbastanza dettagli per
soddisfare i creditori. "Il dialogo prosegue, in modo
costruttivo, ma ancora non ci siamo e serve ancora del lavoro
aggiuntivo della missione ad Atene", ha spiegato il portavoce
del presidente della Commissione Ue Juncker. Finora, chiariscono
fonti europee, sul tavolo dei negoziatori sono arrivate proposte
frammentarie. Più che una lista si tratta di "pezzi di carta"
che coprivano i parametri fissati, ma non le esigenze su
"attuazione e impatto" delle riforme. E' per questo che da
Berlino ricordano come l'Eurozona sia ancora in attesa di una
lista che "valga la pena discutere", e la palla rimane in mano
greca. Prima di Pasqua un Euro Working Group (gli sherpa
dell'Eurogruppo) farà di nuovo il punto dei progressi e valuterà
se convocare i ministri per la prossima settimana. Ma questo
avverrà solo se il Brussels Group avrà data il suo parere
favorevole alla lista che si sta componendo ora dopo ora.
Al momento il menu greco sembra suddiviso in 18 punti e si
pone come obiettivo per il 2015 un incremento netto delle
entrate di 3,7 miliardi di euro, e un avanzo primario di 1,2%
del pil (meno del 3,4% previsto dal programma Ue). Resta la
tassa sulla proprietà, l'Enfia (equivalente all'Imu in Italia),
che Syriza aveva invece promesso di sostituire con una tassa
solo sui grandi patrimoni immobiliari. L'Iva, già cresciuta in
questi anni di austerità, dovrebbe aumentare ulteriormente, ma
non sui beni alimentari e comunque solo nelle isole, nonostante
l'iniziale contrarietà del ministro delle Finanze Yanis
Varoufakis. Anche le privatizzazioni andranno avanti, per un
totale di 1,5 miliardi (meno dei 2,2 preventivati dal precedente
Governo). Da quella parziale del porto del Pireo il governo
stima di ottenere 500 milioni, ma anche quelle degli altri porti
dovrebbero proseguire. Il Governo punta poi a ottenere 875
milioni da un'imposta sui trasferimenti di capitali e dalla
lotta all'evasione, tra i 250 e 400 milioni da lotta al
contrabbando di petrolio, tabacco e alcol, 350 milioni dall'asta
delle licenze tv e altri 420 milioni dal contrasto all'evasione
dell'Iva. Congelate le pensioni anticipate.(ANSA).
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Grecia-Ue, torna tensione in attesa lista riforme
Merkel,lavoriamo perché stia in euro. Moscovici,rispetti impegni