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Rapporto Ue, pil positivo in 2015 ma agire su investimenti

Livello resta più debole di una ripresa tipica

Ue, agire su investimenti

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 27 MAR - Come previsto dalle ultime stime della Commissione, nel 2015 il pil tornerà positivo in tutti i Paesi dell'Eurozona per la prima volta dal 2007, ma sarà una crescita fragile che richiede ai Governi di agire sul fronte degli investimenti, sulle riforme e, nel lungo termine, sulla governance. E' quanto scrivono oggi i tecnici della DG Ecfin della Commissione Ue nel Rapporto trimestrale sulla zona euro.

Il rapporto analizza quattro aspetti: sviluppi dei flussi di credito, mobilità del lavoro, tassazione delle proprietà e la dinamica degli investimenti. Per quanto riguarda quest'ultima, si sottolinea come gli investimenti siano "molto più deboli di quanto ci si aspetterebbe in una ripresa 'tipica'", e "dopo sette anni di crisi il rimbalzo dovrebbe cominciare solo nel 2015". La debolezza degli investimenti, si spiega, "può essere attribuita soprattutto all'attività economica e alla debolezza della domanda aggregata". Per quanto riguarda la tassazione delle proprietà, gli economisti propongono di riequilibrare quelle sulla "transazione" verso quelle "ricorrenti", per assicurare
idealmente che la base imponibile rifletta adeguatamente il valore della proprietà. Le tasse "ricorrenti" sono poi "relativamente amiche della crescita rispetto alle imposte sui redditi".

Il rapporto vede poi ancora una scarsa mobilità intra-Ue dei lavoratori. "molto più bassa di quella di altre aree particolarmente integrate come gli Usa". Qualche buona notizia sul fronte del flusso dei capitali, in particolare in Italia, dove è ripreso quello privato.

 

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