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Quote latte: Hogan, non c'è nessun collasso settore

Prezzi come due anni fa, vigilanza ma no nuove misure in vista

Redazione Ansa

BRUXELLES - "Non c'è nessun collasso del settore e oggi abbiamo la stessa media di prezzo di due anni fa, quindi continuiamo ad avere una politica dettata dal mercato, che si riflette in una stabilizzazione a circa 32 centesimi al litro" a livello europeo. Così il commissario europeo all'agricoltura, Phil Hogan, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla volatilità del prezzo del latte in Europa, in vista della fine del regime delle quote, il primo aprile. "Continuerò a rimanere vigile in caso di una grave minaccia al mercato del latte" ha aggiunto Hogan, che ha spiegato come la decisione di porre fine al regime sia stata presa nel 2003 e quindi la prossima scadenza "non è certo una sorpresa".

 

"La situazione oggi - ha sottolineato il commissario europeo all'agricoltura - è completamente diversa rispetto a quella del 1994, quando è partito il regime delle quote. Adesso il settore del latte è molto più legato al mercato: siamo capaci di esportare l'11% del nostro latte senza nessun tipo di sussidi". "La domanda globale aumenta e quindi la prospettiva è incoraggiante" ha detto Hogan, citando l'esempio dei prodotti caseari: "Fra 2010 e 2013 l'export dell'Ue verso la Corea è più che raddoppiato". In sostanza "l'industria deve trovare il modo di adattarsi alla realtà, noi monitoreremo la situazione" ha assicurato Hogan.

 

Quanto alle difficoltà che stanno affrontando alcuni allevatori, specie nelle aree montuose, "ci sono specifiche misure che gli Stati membri possono adottare nell'ambito del programma dello sviluppo rurale". Quanto all'accessibilità al credito per nuovi investimenti e la ristrutturazione delle aziende, Hogan ha ricordato lo strumento finanziario appena lanciato con la Banca europea d'investimenti (Bei), che Stati e regioni possono impiegare per tutto il comparto agricolo. Con la Bei inoltre "sono in corso negoziati, che speriamo di concludere quest'anno" per un nuovo strumento ad hoc di agevolazione del credito nel settore lattiero-caseario.

 

"La fine delle quote latte è sia una sfida, sia un'opportunità per l'Unione". Con queste parole il commissario europeo all'agricoltura, Phil Hogan, ha voluto segnare la fine del regime delle quote latte, il prossimo primo aprile, dopo il quale non sono previste misure transitorie. "La decisione di abolizione delle quote risale al 2003, non reintrodurremo misure" ha affermato il commissario europeo all'agricoltura, che dopo la crescita di produzione del 2014 non prevede "grandi aumenti nel 2015". "E' una sfida - ha detto Hogan - perché un'intera generazione di produttori di latte dovrà fare i conti con circostanze nuove e la volatilità (dei prezzi, ndr) li accompagnerà sicuramente lungo la strada". "Ma certamente - ha aggiunto il commissario europeo all'agricoltura - si tratta di un'occasione in termini di crescita e occupazione, tramite un'attenzione maggiore a prodotti dal valore aggiunto e ad ingredienti per alimenti 'funzionali', il settore del latte ha il potenziale per diventare un volano economico dell'Ue". Quanto alle "aree più vulnerabili, in cui la fine del sistema delle quote può essere vista come una minaccia", queste possono beneficiare delle misure del programma di sviluppo rurale, ha detto Hogan.

 

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