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Grecia: Juncker, prematuro parlare di terzo programma

Merkel, tutto perché accordo funzioni, valuterà Troika

Redazione Ansa

BRUXELLES - Il presidente della Commissione, Jean Claude Juncker, ha accolto questo pomeriggio a Bruxelles la cancelliera tedesca, Angela Merkel. Diversi i temi in discussione, tra i più caldi la questione della Grecia e il futuro della zona euro. 

 

JUNCKER, PREMATURO PARLARE DI TERZO PROGRAMMA - "Nei prossimi quattro mesi la Commissione si concentrerà sull'attuazione dell'accordo trovato con l'Eurogruppo" ed "è prematuro parlare di un terzo programma di aiuti" alla Grecia e "lascio quindi le voci agli speculatori". Lo dice Jean Claude Juncker nella conferenza stampa dopo la visita di Angela Merkel alla Commissione europea.

 

MERKEL, TUTTO PERCHÉ ACCORDO FUNZIONI, VALUTERÀ TROIKA - "Stiamo facendo tutto il possibile per assicurare che il secondo programma di aiuti sia completato, il Parlamento tedesco ha votato a favore dell'accordo dell'Eurogruppo e la Troika valuterà tutto ciò che i greci stanno ora mettendo nelle misure": lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine dell'incontro con Juncker spiegando che "tutti vogliamo che questo accordo funzioni".

 

UCRAINA: MERKEL, SANZIONI SE VIOLATO PACCHETTO MINSK - "Se viene violato il pacchetto concordato a Minsk siamo disposti a portare avanti le sanzioni e a vararle". Lo afferma la cancelliera Angela Merkel aggiungendo che anche nella teleconferenza con Obama è stato rilevato che "c'è un nesso" tra l'applicazione del pacchetto e le sanzioni che resteranno "finchè gli ucraini non avranno accesso al controllo della frontiera russo-ucraina".

 

BENE RIFORME FRANCIA, MA È BRUXELLES CHE LE VALUTA - "Prendo nota della decisione della Commissione, nei miei contatti con la Francia ho capito che sono impegnati in un intenso processo di riforme, bisogna capire se corrispondono a quanto richiesto dalla Commissione": così la cancelliera tedesca Angela Merkel risponde a chi le chiede cosa ne pensa della decisione di Bruxelles di dare due anni in più a Parigi per ridurre il deficit. "Bisogna capire - ha concluso - che lavoro e crescita arrivano con un'economia competitiva".

 

 

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