(ANSA) - BRUXELLES, 9 FEB - Sono almeno tre le piste su cui
sta riflettendo la Commissione europea per vedere come dare
forma all'impegno, preso dal presidente della Commissione
europea Jean Claude Juncker, di rivedere il sistema di
autorizzazione degli Ogm in Europa.
In primo luogo, secondo quanto appreso dall'ANSA, si cerca di
capire se bisogna modificare la procedura di autorizzazione, che
oggi lascia l'ultima parola alla Commissione europea, nel caso
in cui il Consiglio Ue non raggiunga una maggioranza qualificata
a favore o contro la proposta. E' il caso di quasi tutte le
decisioni riguardanti i 58 Ogm autorizzati ad oggi nell'Ue.
Al riguardo, il presidente Juncker é stato molto chiaro nel
presentare il suo programma di lavoro: "non considero normale -
ha detto - che in base alle regole attuali la Commissione
europea sia giuridicamente obbligata ad autorizzare
l'importazione e la trasformazione di nuovi Ogm, anche quando
una maggioranza chiara di Stati membri vi si oppone". Per
Juncker, Bruxelles "dovrebbe poter conferire alla posizione
maggioritaria dei governi, almeno lo stesso peso che ai pareri
scientifici, soprattutto quando - aggiunge - si tratta della
sicurezza degli alimenti che noi consumiamo e dell'ambiente nel
quale viviamo".
La seconda pista allo studio é quella di ridare al Consiglio
Ue, quindi agli Stati membri, l'ultima parola, ma bisognerebbe
capire se con l'accordo o senza del Parlamento europeo. O
ancora, se dare ai singoli Governi più discrezionalità, un pò
come avviene per la coltivazione di Ogm dove i Paesi Ue possono
decidere se coltivarli o meno.
Quale sia l'azione più percorribile per raggiungere
l'obiettivo della Commissione di rivedere l'attuale sistema di
autorizzazione degli Ogm, e soprattutto a quale base legale fare
riferimento, al momento non sembra ancora chiaro.
I tempi però stringono se Bruxelles vuole mantenere
l'obiettivo di rivedere nei primi sei mesi del mandato della
nuova Commissione - quindi entro la primavera - il sistema di
autorizzazione di Ogm. Senza dimenticare - spiegano le fonti -
che l'industria del biotch preme affinché siano autorizzati i 13
dossier per l'importazione e la trasformazione di Ogm le cui
procedure sono giunte al loro termine. A questi si aggiungono
altri otto dossier per la coltivazione di Ogm per i quali però é
stata definita una nuova normativa europea a cui manca solo
l'imprimatur del Consiglio Ue, e il cui via libera é atteso in
primavera.
Inoltre, la Direzione della salute all'Esecutivo Ue é anche
impegnata su nuove iniziative che riguardano l'etichettatura
degli Ogm. Gli Stati membri infatti, sono liberi di segnalare in
etichetta che il prodotto é Ogm-free. Ora si ritiene che, anche
su questo fronte, si potrebbe iniziare un processo di
armonizzazione in Europa. (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it
Ogm: Ue, tre piste per riformare iter autorizzazione biotech
Si pensa anche ad armonizzare le etichette alimentari