(ANSA) - BRUXELLES, 30 GEN - L'Europa vuole completare il
mercato unico, da sempre considerato lo strumento per arrivare
ad un'economia europea davvero competitiva, e per fare questo ha
ora bisogno di un 'Mercato unico dei capitali' (CMU), progetto
di punta della nuova Commissione Ue a cui stanno lavorando i
servizi finanziari della DG Fisma, nata sotto il nuovo
commissario Jonathan Hill.
Secondo quanto si apprende, la Commissione si è data come
obiettivo il 2019: entro quella data, come ha già spiegato
qualche giorno fa il vicepresidente Jyrki Katainen, intende
avere un sistema che consenta davvero la libera circolazione dei
capitali, necessaria per sostenere soprattutto le pmi che
faticano ad avere accesso al credito. "Sono molte le start up
che dall'Ue si sono spostate in Usa perché non riuscivano ad
accedere ai capitali, e non dobbiamo andare fieri di questo",
confida una fonte della Commissione secondo cui invece "bisogna
mettere tutti nelle condizioni di accedere ai capitali". Il
problema - argomenta - è che "se sei nella Silicon Valley e hai
una bella idea, e il tuo venture capital sta a New York, non hai
problemi. Ma non è la stessa cosa se la bella idea ce l'hai a
Bruxelles e il tuo capitale è in un altro Paese".
Il primo passo Bruxelles lo farà il 18 febbraio, quando
presenterà un un 'Libro verde', cioè una consultazione rivolta a
tutte le parti interessate per capire le aree di intervento. Poi
seguirà un 'Action plan' dopo l'estate, e da lì si proseguirà
via via con pezzi singoli di legislazione che porteranno a
centrare il target nel 2019. La libera circolazione dei capitali
è infatti impedita da diversi ostacoli, "alcuni difficili da
rimuovere per problemi culturali", ammettono le fonti. Quando
invece la normalità dovrebbe essere che "non importa che moneta
hai, i capitali dovrebbero muoversi liberamente". Perché bisogna
aiutare "a sbloccare i capitali immobilizzati, a beneficio delle
pmi, dobbiamo favorire la differenziazione delle fonti di
finanziamento" in modo che le imprese non dipendano solo dalle
banche i fondi arrivino loro direttamente attraverso il mercato.
Nessuno ha nulla contro banche, spiegano le fonti, "ma dopo aver
fatto tanto per sostenerle, non si è visto molto beneficio per
l'economia reale". Il mercato dei capitali, deve essere comunque
complementare alle banche, perché "vogliamo che le imprese Ue
abbiano finanziamenti sia dal settore bancario che da quello non
bancario".
Molto sottovalutato in Europa è anche il sistema delle
cartolarizzazioni: "Serve aiuto da parte nostra a farne capire
l'importanza agli europei", e per questo la comunicazione del 18
febbraio avrà una parte proprio su questo tema.
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Ue cerca capitali dal mercato per aiutare star up e pmi
Per allentare dipendenza da banche. Obiettivo unione nel 2019