(ANSA) - STRASBURGO, 29 GEN - Il Consiglio d'Europa si
mobilita contro i foreign fighters: entro maggio approverà un
testo che darà il via libera ai suoi 47 Stati membri a
legiferare per impedire agli aspiranti jihadisti di acquisire le
competenze necessarie a compiere atti terroristici.
Nella stesura del testo, chiamato dai giuristi 'protocollo
sui foreign fighters', confluiranno le riflessioni del Codexter,
il comitato d'esperti dell'anti-terrorismo del Consiglio,
presieduto da Nicola Piacente, procuratore aggiunto di Genova.
Ed è proprio Piacente che, su input del segretario generale del
Consiglio Thorbjorn Jagland, esorta l'Italia a ratificare la
convenzione a cui questo testo sarà agganciato.
"Questo protocollo è assolutamente necessario come
dimostrano i fatti di Parigi", afferma Piacente. Il presidente
del Codexter spiega che ora gli Stati membri del Consiglio
d'Europa devono introdurre leggi sui foreign fighters in base a
una risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
"Il protocollo serve ad agevolare l'applicazione di quanto
previsto dalla risoluzione". Ma prevede anche misure specifiche
non richieste nel testo Onu. "Sarà introdotta la incriminazione
di chi si fa reclutare o addestrare". Un elemento importante
perché perseguendo chi tenta o riesce a farsi reclutare, si
riesce a bloccarne i movimenti. Un risultato che si può ottenere
anche ritirando i documenti validi per l'espatrio, dice
Piacente. "La nostra legge già prevede il divieto all'espatrio
con ritiro del passaporto come misura cautelare. Ma attualmente
questa misura non si estende a chi vuole partire per addestrarsi
come terrorista, e la nostra legge non persegue il viaggio come
reato" spiega. Il protocollo secondo Piacente non porterà a
situazioni in cui chi voglia partire, o sia stato in certi
paesi, si ritrovi a dover dimostrare di non avere l'intenzione
di addestrarsi come terrorista o di non averlo già fatto.
"L'onere della prova, sulla finalità di terrorismo, spetta nelle
indagini e nei processi, sempre alla pubblica accusa" afferma
Piacente, aggiungendo che "il viaggio può essere considerato un
crimine solo se ci sono prove concrete che abbia come obiettivo
un attentato terroristico". E per agire contro chi si è
addestrato, il presidente del Codexter ritiene che "bisogna
anche dimostrare che l'addestramento sia tale, in termini di
efficacia delle pratiche di esercitazione, da rappresentare il
pericolo che i foreign fighters siano idonei a compiere atti di
terrorismo". Piacente reputa anche che non basti dimostrare che
qualcuno abbia voglia compiere un atto terroristico per
condannarlo. "In base ai principi fissati dalla Corte di
Cassazione italiana sull'articolo 270 bis del codice penale
(associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o
di evasione dell'ordine democratico), ritengo sia necessario che
il foreign fighter sia dotato di strumenti che rendano possibile
il compimento di un atto di terrorismo". (ANSA).
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Terrorismo:Consiglio d'Europa mobilitata su foreign fighters
Piacente (Codexter), protocollo per incriminare reclute